Domani, 2 agosto 2017, Bologna non dimentica e si trasforma in una città teatro della memoria collettiva.

85 narratori, 85 palcoscenici in diversi luoghi della città, 85 storie: le vite spezzate dalla strage fascista.

Una narrazione corale voluta dall’Associazione dei familiari delle vittime della strage che insieme alla Regione Emilia-Romagna ha organizzato il Cantiere 2 Agosto – 85 Storie per 85 Palcoscenici.

Làbas diventa uno dei palcoscenici della memoria.
Attraverso la voce di Marcella Carbonelli, al minuto 37 di ogni ora, dalle 11 alle 23, ascolteremo la vita di Amorveno Marzagalli.


Il Mercoledì del 2 agosto – Bologna non dimentica
Mercoledì02 Agosto 2017 dalle 11:37 alle 23:30
Làbas. via Orfeo, 46, Bologna

Quello che ci attende non è un mercoledì qualunque. A Làbas accadrà una cosa speciale in una giornata che non sarà mai uguale alle altre.

Il 2 agosto 1980, alle ore 10.25, una bomba fascista squarcia la stazione di Bologna e uccide 85 persone.

È una strage di Stato, per la quale sono stati condannati i militanti NAR Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini. Ma i mandanti non sono noti, coperti da decenni di depistaggi e omertà delle Istituzioni e degli apparati di Stato. L’ultima beffa è il mancato rispetto degli impegni presi dal Governo sui risarcimenti ai familiari delle vittime e la richiesta della Procura di Bologna di archiviare le indagini nei confronti di ignoti sui mandanti della strage.

Quest’anno l’ “Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 Agosto 1980” ha organizzato il Cantiere 2 Agosto – 85 Storie per 85 Palcoscenici. Uno di questi palcoscenici in città sarà proprio l’ex caserma Masini, in cui la narratrice Marcella Carbonelli racconterà la storia di Amorveno Marzagalli. Lo farà al minuto 37 di ogni ora, dalle 11 alle 23. Riprendiamo la sua storia qui:

“Amorveno, 54 anni, viveva ad Omegna, in provincia di Novara, con la moglie e il figlio. Lavorava come dirigente in una ditta produttrice di macchine da caffè. In quell’estate del 1980 aveva accompagnato la famiglia al Lido degli Estensi, in provincia di Ravenna e poi avrebbe dovuto raggiungere il fratello a Cremona con il quale aveva programmato una gita sul Po. Erano dieci anni che il fratello lo invitava ma solo quella volta Amorveno acconsentì, anche per non lasciarlo solo dopo la morte della madre avvenuta in giugno. La mattina del 2 agosto si fece accompagnare alla stazione di Ravenna e di lì, dopo vent’anni che non saliva su di un treno, si mise in viaggio alla volta di Bologna dove lo attendeva una coincidenza in partenza alle 11.05. Lo scoppio della bomba lo uccise.”

Di seguito il link all’iniziativa: http://www.assemblea.emr.it/cantiere-due-agosto

Vi aspettiamo a Làbas in uno dei giorni più importanti per la memoria di questa città.

Dalle 17.00 ci sarà come sempre il mercato di CampiAperti – Associazione per la Sovranità Alimentare

Bologna non dimentica la strage del 2 agosto 1980.
Bologna lotta per la verità e la giustizia.
Bologna non perdona.

Làbas è in via Orfeo 46, Quartiere Santo Stefano *Antifascista *Antirazzista *Antisessista

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