Questa mattina per raggiungere il Consiglio Comunale abbiamo attraversato un centro storico imbandierato di verde: vele sulle vie Rizzoli e Orefici, alberi di cartone in Piazza Maggiore, piantine appese qua e là.
Ma sulle politiche ambientali esiste la propaganda. Poi ci sono i fatti.
Eccone alcuni:

  1. nel 2005 il Sindaco Merola, allora Assessore all’urbanistica, sottovalutando avvisi e appelli provenienti anche da altre istituzioni, mette con ogni probabilità, una pietra tombale sulla possibilità di sviluppo compiuto del Servizio Ferroviario Metropolitano, l’Opera (con la O maiuscola) per la mobilità sostenibile di Bologna Città Metropolitana. In cambio di cosa? 9 (NOVE) palazzine pietravista e un “buco” perché la decima non è mai stata costruita grazie ad un consorzio di cooperative il cui fallimento produce ancora oggi effetti nefasti.
  2. tra poche settimane la Regione Emilia Romagna si appresa a varare la nuova legge urbanistica regionale. Nel testo la parola rigenerazione ricorre ben 70 (settanta) volte. Ma cosa intenderanno veramente dalle parti di viale Aldo Moro per “rigenerazione”? Per farvene un’idea vi consigliamo di leggervi gli autorevoli pareri di architetti ed urbanisti che svelano come questa nuova legge sarà il preludio all’espansione costruttiva che già assedia i nostri territori. Perché, si sa, una bugia ripetuta tante volte diventa verità, di cemento in questo caso, e una parola dal bel suono “green” (RIGENERAZIONE) se usata a sproposito serve solo a nascondere altro consumo di suolo. Anche in questo Bologna fa in anticipo sperimentazione, come sulla questione della “rigenerazione” dei Prati di Caprara. Cosa c’entri un outlet del lusso al posto di un’area boschiva con la rigenerazione, ancora ci deve essere spiegato da chi fa un uso così creativo dei vocaboli.
  3. la nostra Assessora all’urbanistica e ambiente (Assessora a part time, trattandosi di temi di secondo piano), spesso silente, ha invece parlato, anche piuttosto chiaramente, qualche giorno fa. Il tema era: chi fa programmazione urbanistica? E la risposta è stata: il mercato e i privati secondo i loro legittimi profitti. Amen. Chissà se nel suo primo lavoro di professoressa insegna le stesse cose agli studenti e alle studentesse.
  4. il Passante
  5. il People Mover… . Come si dice a Bologna: “altro?”.
  6. oggi il Consigliere Lombardo, persona solitamente fine e intelligente, interviene sul G7 ambiente che sarà in città l’11 e il 12 giugno e non trova (anche lui!) niente di meglio da fare che invitare “alla moderazione” chi non si uniformerà alle celebrazioni ufficiali del vertice, riunendosi nelle iniziative G7M, Lombardo ci prega di non tenere in ostaggio la città. Spiace dovergli ricordare che la città è ostaggio di politiche ambientali inesistenti, è ostaggio dello smog, del traffico, del cemento, delle opere incompiute. E in questi giorni sarà ostaggio, insieme al resto del pianeta, del vertice che sancirà il naufragio delle politiche ambientali mondiali. Il nostro collega consigliere ha poi usato la seguente espressione: “non integralismo ecologico, ma ecologia integrale”, a dimostrazioni con con le parole ci si può giocare in libertà, ma con il pianeta, le risorse, l’atmosfera, la biodiversità sarebbe meglio non farlo.

L’ambiente non si cura con qualche slogan e una pennellata di verde, ma con le scelte politiche.
All 4 (for) the green è lo slogan scelto dal Comune di Bologna per condire di verde questo triste vertice, ma all4thegreen..washing sarebbe più appropiato.

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