DIRE, FARE, STRAPARLARE…..
Il Sindaco Virginio Merola ieri si è scagliato contro l’agenzia d’informazione DIRE
Non ha gradito il titolo di una notizia in cui si dava conto del suo attuale dichiarato sostegno alla candidatura Orlando alle prossime primarie del PD e al tempo stesso si ricordavano i vari cambiamenti di casacca di Merola in questi ultimi anni: prima tenacemente bersaniano, poi l’abbraccio a Renzi dopo che divenne segretario ed ora, appunto, con Orlando. Tutto vero, tutto alla luce del sole e tutto documentato.

Ora, che a Merola dispiaccia che vengano ricordati i suoi vari posizionamenti nel Pd è un problema suo.
Tuttavia, se il Sindaco arriva ad affermare: “paghiamo un abbonamento all’agenzia Dire: i titoli se li faccia pagare da qualcunaltro” non siamo più nel campo della critica, ma scivoliamo in quello ben più grave dell’ostacolo alla libertà di stampa: in questo caso attraverso la minaccia di ritorsione economica.

Le affermazioni di Merola sono gravissime perchè attentano alla libertà di stampa nel modo più mellifluo e insidioso possibile: in sostanza, dice Merola, il Comune ( non Merola di tasca sua…) paga un abbonamento quindi i giornalisti devono fare i titoli che piacciono a lui.

Coalizione Civica, nel riaffermare la piena #solidarietà ai giornalisti dell’ Agenzia di stampa DIRE affinchè continuino a svolgere il loro lavoro d’informazione senza subire alcun condizionamento, come prevede la nostra Costituzione, ricorda al Sindaco due cose:

Primo. Ogni Agenzia di Stampa ha migliaia di clienti che acquistano il servizio in abbonamento: giornali, istituzioni, associazioni d’impresa, professionisti, comuni cittadini. Un’agenzia di stampa non deve fare titoli e notizie gradite a coloro che si abbonano, ma semplicemente fornire un servizio d’informazione. E visto che la notizia e il titolo del lancio DIRE corrispondono alla verità dei fatti Merola se ne faccia una ragione .

Secondo. Se proprio Merola vuole occuparsi dei costi che i cittadini pagano per i servizi di comunicazione, invece che tirare in ballo l’Agenzia DIRE per un titolo sgradito minacciando di tagliare l’abbonamento, può fare molto di più: ridimensionare il costosissimo staff di giornalisti al suo personale servizio di cui si è circondato a spese del contribuente bolognese.
Risparmieremmo così milioni di euro e certo, viste le dichiarazioni aberranti che il Sindaco allegramente ci dispensa, non perderemmo granchè.
Infatti delle due l’una: o il Sindaco parla a braccio ed è tutta farina del suo sacco, quindi il suo mastodontico staff non serve a nulla, visto che non riesce manco a contenerlo quando straparla, oppure le parole di Merola sono ispirate dai suoi stessi comunicatori, lautamente pagati dai cittadini per attaccare dei loro colleghi.
Cosa che sarebbe oltremodo disdicevole sul piano deontologico, e meritevole di una seria riflessione sull’opportunità di mantenere a spese pubbliche un siffatto costosissimo staff di giornalisti legati alla figura del Sindaco.

#merola #dire #libertàdinformazione

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