Alle 18 di ieri pomeriggio, mentre era in corso il mercato del mercoledì di Làbas, frequentato da famiglie con bambini, cittadine, cittadini e giovani studenti, alcune persone, all’uscita dall’ex caserma Masini, hanno trovato la strada sbarrata dalle forze dell’ordine che impedivano il passaggio da entrambi i lati. Allarmate hanno subito chiamato i ragazzi che gestiscono lo spazio i quali, appena fuori dal cancello hanno subìto una carica violenta e del tutto immotivata da parte della celere in assetto antisommossa. Leggi il racconto di Emily Clancy

Uno spazio sociale sequestrato.
Un’intera via bloccata.
Un quartiere militarizzato.
Cariche (di cui non si riesce a trovare un senso) contro persone e famiglie che semplicemente frequentano il mercato.

Tutto questo in previsione di un evento di chiara matrice fascista, in programma per le 21 al Baraccano (ben tre ore più tardi) che la Presidente di Rosa Amorevole aveva per tempo stigmatizzato.

Sgomenti, condanniamo con forza l’esercizio preventivo e irrazionale della violenza che in nome di un falso problema di sicurezza pubblica, ha determinato una situazione di panico e, non ultimo, portato al serio ferimento di alcuni ragazzi.

Com’è stato possibile tutto questo?

Si DEVONO delle risposte alla città e al quartiere.

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