Ieri eravamo a Roma, al Teatro Brancaccio per partecipare all’Assemblea nazionale – per la democrazia e l’uguaglianza.
L’incrocio tra questione sociale e questione democratica dove “troviamo la nostra strada e incontriamo il nostro popolo” per costruire l’agenda e la modalità di crescita di una coalizione civica per l’alternativa;
l’Articolo 18 come leva di libertà e di democratizzazione del luoghi di lavoro, perché solo redistribuendo il potere si redistribuisce ricchezza;
le città, da cui partiamo e da cui partire, teatro e vittime della crisi, ma anche le città ribelli, capaci di costruire esperienze, proposte e strumenti di resistenza e mutualismo che possono essere condivisi e attraversare il paese con una grande carovana del cambiamento.
Di questo ha parlato il nostro Federico Martelloni, sottolineando come l’unità che vogliamo non è l’unità dei frammenti della sinistra che c’è, ma l’unità tra chi vuole costruire una proposta politica nell’interesse della maggioranza, per inventare una sinistra che non c’è ancora.

 

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