CDA Fiera, scelta inopportuna e arrogante del Sindaco Merola

La volontà di inserire Gigliola Schwarz nel Cda di BolognaFiere?
Svela che per il sindaco Virginio Merola e la sua maggioranza la tanto decantata “trasparenza” è, alla fine, “solo una scelta di facciata”.
Così Emily Clancy, consigliera comunale di Coalizione Civica Bologna, dall’aula di Palazzo D’Accursio boccia la nomina della moglie del capogruppo Pd, Claudio Mazzanti, nel board dell’expo.

(Agenzia di stampa DIRE)

CLANCY: C’È PROBLEMA DI OPPORTUNITÀ, COSÌ ADDIO FIDUCIA CITTADINI

Clancy sottolinea di toccare il tema “non senza qualche imbarazzo”, precisando che l’intervento “non intende essere un attacco personale”, ma di certo il caso Scwharz dimostra che il centrosinistra bolognese non intende “voltare pagina in termini di trasparenza e condivisione delle responsabilità nella scelta delle persone che vanno a guidare le partecipate”.

Clancy tira in ballo le audizioni pubbliche degli aspiranti rappresentanti del Comune, “promesse e poi disattese”, perché sono proprio questi gli strumenti che possono risultare utili per “aumentare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.

Clancy, poi, ricorda che nelle linee di indirizzo sulle nomine del Comune si afferma che questi incarichi non possono essere conferiti ai familiari del sindaco e degli assessori: non si fa riferimento ai consiglieri mentre in altre città sì, sottolinea la consigliera di Coalizione civica, affermando che proprio quest’ultima circostanza “fa facilmente intuire che c’è un problema di opportunità'”, tale per cui si dimostra che per Merola la trasparenza “è solo una scelta di facciata”.

 

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