L’assegnazione dello spazio di Vicolo Bolognetti a Labas ha un significato particolare. Non è una concessione né un riconoscimento che le istituzioni concedono per le attività meritevoli che le realtà avevano sviluppato di via Orfeo. È una conquista! Come tutte le conquiste è figlia di un percorso di lotta e mobilitazione partecipata, è figlia dei cinque anni di occupazione della caserma Masini (oggi in una condizione di legale abbandono e degrado), durante i quali la presenza di Labas è diventata un riferimento imprescindibile nella vita sociale del quartiere; è figlia della grande e straordinaria mobilitazione cittadina che ha portato il 9 settembre 20 mila persone nelle strade di Bologna per reclamare una città diversa. Quel percorso di lotta e mobilitazione partecipata ha avuto un punto centrale senza il quale tutto il resto, tutto quello che accade oggi a Vicolo Bolognetti non sarebbe stato possibile: la scelta di decine di donne e uomini di resistere allo sgombero della caserma Masini all’alba dell’8 agosto. La conquista di un pezzo di città libera, aperta e rivolta al futuro è iniziata quel giorno, con un atto di disobbedienza civile davanti a quel cancello. La determinazione di chi ha resistito quella mattina oggi è oggetto di un’azione giudiziaria che mette a rischio severamente la libertà personale di alcuni compagni. C’eravamo l’8 agosto, c’eravamo il 9 settembre, ci siamo anche oggi per ribadire chiaro e forte ché crediamo che quando la giustizia non è giusta il silenzio non è mai un’opzione.

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