Dopo la discussione in Consiglio Comunale sulle risultanze dell’Istruttoria pubblica sulla pianificazione urbanistica per l’area ovest della città, torniamo a fare il punto e a ribadire quello che abbiamo detto in Consiglio comunale lunedì 10 dicembre e che potete vedere nei video e leggere negli ordini del giorno presentati (QUI, QUI e QUI).

La maggioranza, come noto, ha scelto di approvare in solitudine un ordine del giorno nel quale si prendono alcuni impegni, tra cui la riduzione degli indici di edificabilità.
Grazie alla mobilitazione di migliaia di cittadini e cittadine – e, per una volta lasciatecelo dire, alla perseveranza dei Consiglieri e militanti di Coalizione Civica nel fare domande, proposte, accessi agli atti – si è passati dall’iniziale muro invalicabile fatto di certezze granitiche – la bonifica radicale, la sostituzione del bosco (chiamato da qualcuno “verde percepito”) con un’area verde addomesticata, le enormi previsioni di costruzione, la nascita di outlet nella parte ovest dei Prati di Caprara – ad una più mite visione.
Riconosciamo lo sforzo fatto, ma dobbiamo dire, nuovamente: non ci avete convinto.
Non ci avete convinto perché la posta in gioco – materiale e simbolica – è troppo alta.
I cittadini e le cittadine, le associazioni, moltissimi esperti hanno chiesto, con voce corale, cose chiare: salvaguardia integrale del bosco urbano dei Prati di Caprara, mantenimento delle attività sportive e delle aree verdi al CIERREBI, riqualificazione dello Stadio, mobilità pubblica per l’intera area a partire dall’ultimazione della stazione SFM Prati di Caprara, salvaguardia della salute e dell’ambiente al primo posto.
Queste radicali richieste, che sono anche nostre, non nascono da un puntiglio utopistico, ma dalla necessità che i tempi che viviamo impongono di essere radicalmente ambientalisti.
Di fronte all’allarme sul clima e sull’ambimente lanciato dalla Nazioni Unite non è più possibile equivocare, rimandare, accampare scuse, fraintendere, annacquare.
Abbiamo pochissimi anni per invertire la tendenza che ci sta portando al disastro ambientale. Il nostro futuro dipende da scelte di campo radicali.
E la scelta di abbandonare ogni volontà di costruire sul bosco urbano dei Prati di Caprara avrebbe una grande, grandissima, valenza simbolica, oltreché materiale.
Bologna può ancora scegliere questa strada e farsi portavoce di un’alleanza tra città per la salvaguardia dell’ambiente e del clima.
Su questo tema non possiamo accontentarci di discutere e ‘partecipare’.
A volte – e questa è una di quelle volte – l’importante NON è partecipare, ma vincere. Insieme.

Il Comitato Rigenerazione NO Speculazione, nato per difendere i Prati di Caprara e il CIERREBI e far modificare le scelte urbanistiche per l’area, invita alla mobilitazione a partire da un’assemblea il 17 gennaio prossimo per organizzare una grande manifestazione in febbraio, QUI il loro comunicato.


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