All’inizio degli anni ’50 la polizia del ministro degli Interni Scelba uccise, picchiò e mandò in galera migliaia di contadini pugliesi che si erano rivoltati contro condizioni di lavoro disumane nelle campagne di San Severo, Torremaggiore, di tutta la Capitanata. A causa di questo e dei bombardamenti della guerra appena conclusa migliaia di bambini si ritrovarono orfani.

Grazie all’impegno del PCI e dell’UDI 70mila bambini vennero ospitati da famiglie dell’Emilia Romagna.

Una storia incredibile raccontata in un bel libro di Giovanni Rinaldi, “I treni della felicità” che ha rappresentato la genesi del film documentario “Pasta Nera“, di Alessandro Piva.

Dopo circa 70 anni, in quella stessa terra che aveva saputo essere tanto solidale, i nipoti di quelle donne e quegli uomini valorosi stanno facendo barricate per impedire l’arrivo di 10, ripeto 10, minorenni richiedenti asilo che alle spalle hanno le stesse miserie, le stesse sofferenze, la stessa guerra che avevano i bambini pugliesi del Dopo Guerra.

Fare i conti con questa realtà, capire cosa è successo negli ultimi 20 anni (non 70) soprattutto in questa parte del Paese è la premessa necessaria di qualunque ragionamento su un’idea di nuova sinistra. 

Leonardo Tancredi, responsabile Gruppo Welfare Coalizione Civica

 

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