Oggi in Consiglio Comunale interverremo nuovamente sui Prati di Caprara per chiedere chiarezza sul recente ritrovamento di munizioni nell’area oggetto di bonifica e sui metodi di questa bonifica, ovvero il totale abbattimento di due ettari di bosco urbano.

Esiste proporzionalità tra quanto ritrovato e il radere completamente al suolo bosco e sottobosco?

E ai rimanenti 45 ettari di bosco e parco si pensa di riservare lo stesso trattamento in nome della “bonifica” (o in nome di centinaia di nuovi appartamenti e di un centro commerciale della moda)?

E in nome del ritrovato bisogno di “sicurezza” nell’area sarà giustificato vietare forme creative di protesta come successo sabato ?

Siamo preoccupati, molto.
E lo sono anche tantissimi cittadini e cittadine, a buona ragione sempre più numerosi (e non demordono!).

Come ha scritto qualcuno nei giorni scorsi “ccanisciuno è fashion”…

Di seguito la domanda di attualità che porremo alla Giunta: visti i ritrovamenti di munizioni e ordigni nell’area dei Prati di Caprara Est oggetto di bonifica e considerato il totale disboscamento cui è stata sottoposta l’aera oggetto di bonifica chiede al Sindaco e alla Giunta

  • se siano a conoscenza dell’esistenza della comunicazione dell’Agenzia del Demanio nella quale, secondo quanto riportato dai mezzi di informazione, il ritrovamento risalirebbe all’inizio dei lavori;
  • se, in base alle informazioni in loro possesso, ritengano proporzionato e strettamente necessario il metodo adottato per effettuare la bonifica, ovvero il totale disboscamento;
  • se non ritengano si potessero salvaguardare almeno le alberature ad alto fusto e le matricine, come per altro prescritto nel capitolato tecnico dei lavori di bonifica che prescriva di tagliare solo ciò che ostruisse le apparecchiature per la ricerca delle mine;
  • se ritengano che questo primo ritrovamento di ordigni e armi indichi l’esigenza di procedere in modo così drastico sull’intera area dei prati di Caprara o se invece intendano adoperarsi perché siano posti in essere metodi di bonifica mirata che permettano la salvaguardia dell’area boschiva;
  • se ad oggi siano state fornite all’Amministrazione Comunale, da parte dell’Agenzia del Demanio, informazioni più dettagliate sulla natura del ritrovamento;
    se si possa già prevedere l’iter con i quale si procederà con le operazioni di bonifica alla luce di questo ritrovamento.

Emily Clancy
Federico Martelloni

 

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