Bologna città30: cosa cambia?

Si fa un gran parlare della città30: si andrà più piano? Aumenterà o diminuirà l’inquinamento? Sarà più bello solo per chi pedala e cammina? Sarà difficile abituarsi?
Cosa significa città 30, cambierà la velocità del trasporto pubblico? Sono le domande più comuni che sentiamo e leggiamo in questi giorni alle quali vorremmo provare a dare una risposta dibattendo tra noi tramite un confronto informato.
Durante l’estate 2021, come Coalizione Civica abbiamo convintamente aderito alla campagna Bologna30 promossa da 44 associazioni, ONG, attività economiche e organizzazioni che sostengono l’idea di una città più bella, sicura e vivibile grazie al ripensamento della mobilità urbana, della sua velocità e dello spazio pubblico.
Molte nostre candidate e candidati hanno firmato la petizione e hanno accolto le richieste della campagna all’interno del proprio impegno politico di mandato.
Quando l’amministrazione comunale ha annunciato l’avvio del percorso per diventare città30 entro giugno 2023 abbiamo continuato a sostenere questa decisione nella convinzione che la sicurezza stradale e la vivibilità delle strade sia un tema di giustizia sociale perché sono spesso le persone più fragili a non poter scegliere come muoversi e ad essere vittime della violenza stradale.

Ci confronteremo grazie al supporto dell’urbanista e architetto Matteo Dondè, uno dei massimi esperti sul panorama nazionale in pianificazione della mobilità, moderazione del traffico e riqualificazione degli spazi pubblici.