Si chiamava Francesco D’Alò ed è morto ieri mentre lavorava, come tanti e troppi ogni settimana nel nostro Paese.
Ai suoi cari e ai suoi colleghi la nostra più profonda e sincera vicinanza.
Oggi eravamo in presidio al fianco dei sindacati Cgil, Uil e Cisl per ribadire però che questa strage continua deve fermarsi, deve finire.
Servono tutele per chi svolge il proprio lavoro.
Serve sicurezza, sempre e ovunque, perché la sicurezza sul lavoro passa anche, e non solo, dalla sicurezza stradale.
A pochi giorni dall’anniversario delle morti di Suviana e a qualche mese dalle morti nel capannone Toyota di Borgo Panigale lo ripetiamo: basta morti sul lavoro.

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