Le candidate
e i candidati
al comune

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Emily Clancy

30 anni, italo-canadese, attiva nella vita politica e sociale cittadina fin dai banchi della scuola, come rappresentante d’istituto del Liceo Minghetti e come voce di Radio Città del Capo. Laureata in Giurisprudenza tra l’Alma Mater di Bologna e il King’s College di Londra, è stata la candidata più votata per Coalizione Civica Bologna e la più giovane consigliera comunale eletta. Come consueto per la sua generazione ha svolto molti lavori: barista, voce guida sui bus turistici, traduttrice, speaker e dj. Nel 2019 viene ammessa alla Scuola di Specializzazione in Studi sulla Pubblica Amministrazione, di cui si appresta a discutere la tesi. Lavora per il Servizio Giuridico del Territorio presso la Regione Emilia Romagna.

Chiara Affronte
49 anni, giornalista professionista, per 12 anni all’Unità e poi da freelance, un marito, due figli, un cane. Attiva in #FreeMontagnola, progetto di rigenerazione dal cui humus è nato Frida nel parco, punto di riferimento sociale e culturale. Si candida perché chiunque operi per la città senta nell’amministrazione un alleato, perché gli adolescenti siano ascoltati, non solo interpretati, perché il rispetto per la diversità diventi qualcosa di assodato e il welfare aiuto reale per le donne. Si può parlare di sicurezza e accoglienza senza paura, perché la comunicazione al rispetto e all’amore per il bene pubblico trasmetta l’idea che maltrattare il posto in cui si vive equivale a maltrattare se stessi.
Werther Albertazzi
56 anni, ha elaborato il concetto di Bonifiche Culturali, l'uso anche temporaneo di spazi dormienti per attività sociali, culturali e di inclusione sociale. Fondatore di Planimetrie Culturali Aps, promuove la figura dell' Attivatore Territoriale per accompagnare azioni dal basso nel processo di rigenerazione urbana costruendo un dialogo di concertazione tra cittadini e pubblica amministrazione. Formatore e docente a contratto, crede nella partecipazione civica a supporto dei professionisti nella costruzione di città accoglienti e vivibili.
Monica Bartolini
54 anni, bolognese di nascita, avvocata e mediatrice presso l’Organismo di mediazione forense di Bologna. Madre di una splendida ragazza di 22 anni. Già consigliera comunale e presidente del consiglio comunale ad Anzola dell’Emilia per due mandati. E’ in Coalizione Civica dalla sua nascita ed ha fatto parte del primo direttivo. Nel 2019 ha aderito con entusiasmo anche a Coraggiosa. Ama definirsi con orgoglio antifascista, progressista, ecologista e femminista. Da sempre vicina alle associazioni a sostegno delle donne e alla comunità LGBTQIA+.
Detjon Begaj
30 anni, albanese di nascita e bolognese per scelta. Il suo nome tradotto significa ‘mare nostro’ a testimoniare la traversata della sua famiglia e di un popolo. Il suo percorso politico è soprattutto quello di Làbas, delle lotte per la giustizia sociale e ambientale. Nel 2016 è stato eletto consigliere del quartiere Santo Stefano, dove si è occupato di mobilità, sicurezza stradale e del rapporto con il tessuto associativo del territorio. Nell’ultimo anno si è battuto contro la cementificazione dell’ex caserma Mazzoni e l’abbattimento degli alberi, fondando uno dei comitati che è riuscito ad ottenere sensibili miglioramenti al progetto. Laureato in Giurisprudenza, attualmente cura i servizi fiscali di un sindacato di base.
Maria Luisa Bossetti
57 anni, neo pensionata. Fa parte de Il Portico della Pace con il quale ha collaborato alla creazione della piattaforma Bologna sulla Rotta e a diversi eventi su disarmo, accoglienza e diritti umani. È stata in Bosnia per testimoniare le condizioni e i respingimenti dei richiedenti asilo, di cui si occupa in maniera anche indipendente da anni. Ha partecipato con Coraggiosa alla campagna elettorale per le elezioni regionali e recentemente ha promosso diversi incontri formativi sulla storia siriana e sulle condizioni dei profughi confinati al campo Moria di Lesvos. Ha collaborato, a terra, con Open Arms.
Romolo Calcagno
49 anni, insegnante di lettere e papà di un ragazzo disabile. Attento a tutto quello riguarda la diversità. Amministratore, militante, ricercatore e attivista antiliberista, convinto che il sociale abbia il primato sull’economia di mercato e non il contrario. Dottore di ricerca in Sociologia economica e presidente di un collettivo che studia le ‘imprese recuperate’, quelle cooperative di lavoratori che dimostrano che senza padrone un'azienda può esistere, senza lavoratori no! Per la scuola, spera di dimenticare i provvedimenti della Gelmini e arrivare a una didattica che non lascia indietro nessuno. Propone di facilitare l’internalizzazione degli educatori, oggi alla mercé di contratti tutt’altro che dignitosi.
Eleonora Calamandrei
27 anni, laureata in Filologia Classica, è stata rappresentante nel consiglio di Scuola di Lettere all'Università di Bologna, lottando contro i tagli alle facoltà umanistiche in nome della logica del profitto. Da sempre vicina al movimento femminista, ha svolto il servizio civile presso la Casa delle Donne di Bologna. Docente precaria, attivista del circolo Ritmo Lento. Crede nel diritto a un'istruzione laica, pubblica e accessibile per tutte e tutti, perché il futuro è una scelta e parte da pochi semplici passi: asilo nido garantito, educazione ambientale e sessuale nelle scuole, recupero della dispersione scolastica e delle disuguaglianze sociali a partire dal l'istruzione e dalla vita nei quartieri.
Francesco Capobianco
39 anni, da venti vive a Bologna dove si è laureato in Economia, indirizzo pubblico e internazionale. Lavora come economista gestendo progetti di sviluppo territoriale ed economia sociale, con la convinzione che la competenza tecnica debba seguire un approccio che metta al centro le esigenze delle persone. Si dedica all’applicazione sul campo di soluzioni in materia di occupazione, politiche abitative, sostegno alle imprese e riordino degli Enti Locali. A Bologna partecipa attivamente in diversi comitati ed associazioni e si candida per offrire il proprio contributo di idee concrete per la tutela del lavoro, la difesa del diritto alla casa ed una mobilità davvero sostenibile.
Francesca Delmonte
41 anni, laureata in Giurisprudenza, dal 2008 al 2017 ha lavorato nel settore socio sanitario come coordinatrice responsabile di case residenza anziani. Nel 2015 al suo primo figlio viene riscontrato un disturbo dello spettro autistico e si rende conto ben presto del vuoto che circonda le famiglie: sostegno morale, psicologico e terapie riabilitative. Pochi anni dopo fonda il Comitato Autismo 365, una aps volta alla tutela dei minori nello spettro autistico e alla sensibilizzazione sul tema. Si candida perché ha toccato con mano la necessità di partecipare in modo diretto per ridurre le diseguaglianze.
Pietro Corazza
29 anni, assegnista di ricerca all’università di Bologna in Filosofia dell’educazione. Nove anni fa fonda, assieme ad un gruppo di amici del presidio studentesco di Libera, l’associazione PrendiParte, che realizza progetti di sostegno allo studio ed educazione alla cittadinanza attiva in diverse scuole, centri di accoglienza per richiedenti asilo e nel carcere minorile. Negli ultimi anni ha iniziato ad avvertire con sempre maggiore urgenza la gravità della crisi climatica ed ecologica e per questo si unisce al movimento Extinction Rebellion. Si candida con in mente una priorità chiara: affrontare in modo radicale la transizione ecologica.
Fabio D'Alfonso
27 anni, nato in Abruzzo e accolto a Bologna sette anni fa. Ha ricambiato l'affetto di questa città in tanti modi diversi. Da operatore dell'accoglienza, per schierarsi al fianco degli ultimi. Da rappresentante degli studenti Unibo, contro i tagli all'istruzione. Da coordinatore di progetti di volontariato nel pieno della pandemia, per una politica della cura. Da militante del circolo Ritmolento, per combattere la precarietà e costruire un futuro più giusto insieme a centinaia di giovani sognatori. E, soprattutto, da attivista per il diritto alla casa, per mettere fine all'emergenza abitativa e al caro-affitti. Crede fermamente che solo una rivoluzione ci curerà, alla sua generazione il compito di metterla in atto.
Maria Cristina Gaggioli
57 anni, un doppio diploma: perito industriale meccanico e Liceo artistico. Lavora come project manager alla GD del gruppo Coesia. Per tre anni è stata presidente del circolo ricreativo aziendale. Dal 2017 è delegata sindacale Usb, ed è stata volontaria per la campagna regionale di Coraggiosa. Fa parte del comitato Rigenerazione No Speculazione per la difesa del bosco urbano dei prati di Caprara ed è da sempre attiva in tema di diritti: in particolare ha partecipato al progetto Vesta per l’affiancamento dei migranti minori non accompagnati. Femminista intersezionale, è interessata e attiva osservatrice alle questioni sul linguaggio inclusivo.
Katia Giampaolo
44 anni, direttrice di Estragon, opera nel ramo della Cultura da 25 anni. Si occupa di management artistico, internazionalizzazione del settore musicale e cooperazione europea. Presidentessa dell’Associazione dei Manager Italiani MMF Italy, insegna Artist Management al SAE Institute. Dal 2017 organizza Europavox a Bologna presso il Teatro Comunale. Dal 2009 si batte perché l’impatto ambientale degli eventi in città sia ridotto al minimo. Con il BOtanique, nei giardini universitari di Via Filippo Re, realizza il primo festival plastic free. Si candida per consolidare una sensibilità green nel sistema Cultura della città di Bologna, promuovere e sviluppare politiche attive a favore degli artisti e dei lavoratori dello spettacolo.
Domenico Isola
67 anni, medico. Dopo una esperienza nel volontariato internazionale, lavorando per tre anni in progetti di cooperazione sanitaria in America Latina, si è occupato di organizzazione dei servizi territoriali come dipendente dell’Azienda USL Bologna Nord, dove è stato nominato direttore di Distretto. Ormai in pensione, è volontario alle Cucine Popolari di Bologna e nella scuola di italiano per migranti “By Piedi - Marina Gherardi”. Si candida avendo a cuore in particolare i temi della solidarietà e dell’accoglienza: temi su cui ritiene che occorra una maggiore integrazione tra Pubblico e Terzo Settore.
Patrizia Rita Grasso
58 anni, avvocato pubblico, si occupa di pubblica amministrazione e sicurezza sul lavoro, temi che ha approfondito anche quale componente della segreteria nazionale FLEPAR. Da anni si batte per i diritti dei lavoratori, il miglioramento della sicurezza sul lavoro, la rigenerazione e la legalità della PA, per un’equa riforma della giustizia, un progresso sostenibile, la tutela dell’ambiente, i diritti delle donne. Appartiene a Articolo Uno, con la prospettiva di costruire una forza progressista di sinistra larga e plurale, che parta dal basso e sia inclusiva. Responsabile regionale del Forum Donne Articolo Uno. Si candida per mettere a disposizione della Comunità le sue competenze ed esperienze, per una crescita comune.
Nicola Longhi
47 anni, bibliotecario cresciuto nell'attivismo delle associazioni sportive e di volontariato. Iscritto alla FP-CGIL dove svolge il ruolo di delegato sindacale. Tutore volontario di minore migrante non accompagnato. Iscritto a Salvaiciclisti e già membro del coordinamento di Cinnica, Libera Consulta per una Città Amica dell'Infanzia e dell'Adolescenza. Negli ultimi due anni scolastici è stato presidente del Comitato di Gestione della Scuola dell'Infanzia Comunale Cantalamessa e da altrettanti è portavoce di Possibile a Bologna. Si candida per ridiscutere l'uso dello spazio pubblico, per una città da vivere all'esterno, con i musei usati per fare scuola e in cui l'outdoor education diventi sistematica.
Simona Larghetti
36 anni, attivista della mobilità sostenibile, imprenditrice cooperativa di Dynamo Velostazione e mamma di due bimbi. Dopo 15 anni nella cittadinanza attiva, si candida per portare in consiglio la voce di chi si preoccupa dell’emergenza climatica e ambientale, delle disuguaglianze, dei diritti dei bambini e delle bambine. Dall’esperienza nell’attivismo si porta la visione e il pragmatismo necessario a realizzarla. Boschi urbani, piazze pedonali in cui giocare e incontrarsi, strade sicure: il sogno di una Bologna più giusta e respirabile non è solo un sogno, ma un futuro necessario.
Egisto Marcasciano
detto Porpora
63 anni, Presidente del MIT (Movimento Identità Trans), attivista fin dagli anni Settanta del movimento LGBT+. Sociologa e scrittrice, ha pubblicato diversi libri sulla questione trans, è responsabile dei servizi MIT e di altri progetti simili in Italia. Nel 2015 ha avuto il riconoscimento di Amnesty International come attivista per i diritti umani. Nel marzo 2021 l'ONU l'ha inserita tra le 7 persone trans nel mondo testimoni dei diritti umani. Produttrice di pensiero critico in ambito Queer è sempre tesa a sviluppare confronto e dibattito, riflessione e narrazione. Anche per questo dirige dal 2008 Divergenti festival Internazionale di Cinema Trans. Ha messo in scena Il Sogno e l'utopia una pièce sui movimenti e la storia di una generazione.
Gabriela Maria Lima
55 anni, nata in Brasile, vive a Bologna dal 2001. Laureata in Pedagogia, inizia la sua carriera professionale come insegnante di attività sportive e scienze naturali. Da quando si trasferisce da Fortaleza lavora come ottica in un negozio in centro. Un punto di osservazione dal quale ha visto cambiare Bologna mentre il pensiero correva alla deriva reazionaria del suo Brasile. Si candida per evitare che avvenga lo stesso qua e per una maggiore presenza su tematiche come il lavoro, la solidarietà, l'inclusione, la sanità di prossimità, la cultura ed il welfare. Temi sui quali vorrebbe coinvolgere le cittadine ed i cittadini e la vasta comunità brasiliana, per ricevere stimoli e proposte che possano generare un cambiamento positivo per Bologna.
Stefano Mari
67 anni, laureato in Filosofia, ha lavorato 42 anni nella scuola pubblica, come maestro elementare, insegnante di lettere e dal 1993 dirigente in Romagna, in Australia e a Bologna. Crede in una scuola attiva, interattiva e densa di relazioni, dove si educhi alla cittadinanza globale, alle differenze, all'interculturalità. È stato consigliere al quartiere Savena per i Verdi, dove ha coordinato la commissione assetto del territorio. Oggi in pensione, è volontario per Namaste-Onore a te, con tre missioni in India per seguire il sostegno a distanza e le scuole gestite dall'organizzazione. È iscritto a Coalizione Civica sin dall'inizio.
Riccardo Monticelli
detto Rico
23 anni, laureato in Ingegneria informatica. Vive a Bologna dal 2017 dove ha imparato i valori della tolleranza sociale, del mutuo aiuto, dell’autodeterminazione. In questi anni ha lavorato conoscendo la precarietà contrattuale e la disparità di genere, con episodi misogini e omotransfobici. A fine 2020 frequenta un corso post-laurea in Data Journalism. A Bologna sceglie di rimanere per una rete sociale fatta di persone speciali e tutte diverse, a partire dalla favolosa comunità LGBTQIA+, e per il senso di inclusione che ha provato dal primo giorno. Si candida perché crede nel dialogo e nella cooperazione come mezzi per arrivare alla pace e al benessere della comunità, non lasciando indietro nessunə. Il futuro è una scelta di sinistra!
Maria Concetta Napoli
detta Silvia
67 anni, una ragazzaccia forse del secolo scorso, ma proiettata nel futuro. Lavora costantemente per progetti che siano di reti e di territori. Come per esempio, la Rete degli Archivi del Presente e il collettivo Amalia, un gruppo di donne che opera tenacemente su welfare, genere, di un quartiere pieno di cuore come il Navile e sul territorio metropolitano. Si candida perché ogni quartiere sia dotato di dispositivi di rappresentazione e narrazione e pensa che le biblioteche, gli archivi e i musei diffusi siano forme di cura sociale. È in Coalizione per rendere Bologna finalmente ecologista, progressista, solidale e femminista.
Marco Nardini
41 anni, cresciuto a La Maddalena, nel 2000 si trasferisce a Bologna. Da quasi vent’anni lavora nel settore editoriale e culturale. Ha fondato l’agenzia letteraria Otago, vincitrice dei bandi Incredibol! e CreatER, tra i soggetti firmatari del Patto per la Lettura di Bologna. Si occupa di intermediazione editoriale, comunicazione ed eventi, è curatore di diverse pubblicazioni e insegna in corsi di formazione sui lavori dell’editoria. Con l’associazione ‘Il mondo secondo Garp’, di cui è presidente, ha ideato e organizzato un festival e un premio dedicati a scrittrici e scrittori under 30. Le sue parole chiave sono cultura, politiche giovanili, inclusione sociale, mobilità, ambiente e recupero della memoria storica della città.
Seynabou Ndione
detta Seyna
24 anni, nata e cresciuta a Bologna da genitori senegalesi. Si è sempre considerata italiana, ma crescendo ha presto imparato che non lo era abbastanza, a causa del suo colore di pelle e del suo cognome. È il tipico esempio di seconda generazione, quella categoria di fantasmi di cui si parla tanto -tra ius soli e ius sanguinis- ma la cui voce non si sente mai. Si candida per difendere la diversità e la multietnicità che tanto contraddistingue Bologna e per combattere per il diritto alla cittadinanza, per tutte le persone come lei nate e/o cresciute in Italia. La cittadinanza è un diritto, non deve avere logiche di merito e solo con questo riconoscimento si potrà veramente arrivare ad una vera e propria inclusione delle "nuove generazioni" come le piace definirsi.
Giorgio Pirazzoli
42 anni, coordinatore del Mercato Ritrovato. Laureato in Scienze Politiche all'Università di Bologna, da oltre 15 anni lavora nel campo agroalimentare. Si occupa di inclusione, innovazione e sviluppo sostenibile come docente e attivista. Ama definirsi Ciclista credente e praticante. Non vuole una città "più green", vuole progettare e costruire una Bologna agro-ecologica, più connessa con territorio, clima e ambiente.
Pasqualina Pasquetti
detta Evelina
35 anni, storica dell’arte, guida turistica e insegnante di scuola secondaria di II grado, si è radicata a Bologna con il suo impegno nel dare dignità e diritti ai lavoratori dei beni culturali. Crede nella cultura quale diritto fondamentale dei cittadini e strumento di democrazia, inclusione, benessere ed emancipazione. È questo ciò che la spinge a chiedere l’accesso gratuito ai musei e ai luoghi della cultura di Bologna a tutti i residenti nel Comune. Si candida per un turismo sostenibile, attento alle reali esigenze di cittadini e operatori del settore, che assicuri uno sviluppo sociale, culturale ed economico della città.
Bruno Sedda
53 anni, sardo di nascita e bolognese di adozione, Presidente del Circolo Sardegna di Bologna. Lavora presso la Commissione per la parità e per i diritti delle persone dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Attualmente è vicepresidente del quartiere Porto Saragozza per il mandato 2016-2021. Si candida per impegnarsi sui temi della transizione ecologica, delle nuove sfide del welfare di comunità e della sanità di prossimità, della lotta a tutte le discriminazioni e per la parità di genere, della cultura e del lavoro perché saranno temi cruciali per il futuro di Bologna.
Ramona Ruggeri
36 anni, linguista di formazione, bolognese di nascita e per scelta. Studia traduzione a Forlì, in Francia e al King’s College di Londra conseguendo un Master in Language, Ethnicity and Education e una Laurea Magistrale in Cooperazione Interculturale allo Sviluppo con tesi in antropologia dei flussi migratori (osservatorio IOM Bruxelles) a Trieste. Abitante di Porto15, primo co-housing pubblico d'Italia, sostenitrice della condivisione come valore portante di comunità. Lavora nel privato sociale, come operatrice nel Sistema di Accoglienza e Integrazione per richiedenti protezione internazionale. Si candida per la seconda volta con Coalizione Civica, per fare politica al servizio delle persone con le competenze di chi nei servizi alla persona ci lavora quotidianamente.
Simona Salustri
46 anni, insegna Storia contemporanea all’università di Bologna, svolge ricerche storiche sui temi del fascismo e dell’antifascismo. Fa parte della presidenza di Anpi provinciale Bologna (autosospesa per la campagna elettorale) è impegnata nell’associazionismo e nel volontariato con particolare attenzione a progetti didattici e di cittadinanza attiva. Si candida perché ha imparato che essere partigiani oggi significa impegnarsi in prima persona per la difesa dei diritti e dei valori democratici.
Fausto Tomei
48 anni, ricercatore ambientale presso Arpae Emilia-Romagna, nelle fasi più acute della pandemia ha cercato di fornire un aiuto nell'interpretazione dei dati sul Covid. Consigliere uscente al quartiere Porto-Saragozza, dopo due mandati in cui ha lavorato su raccolta differenziata, aree pedonali, ciclabili, sentieri collinari, rischio idrogeologico e sulla difesa del bosco urbano dei Prati di Caprara e di aree verdi e sportive dalla speculazione. Si candida perché crede in una Bologna all'altezza delle sfide per la transizione ecologica: salvaguardia ed espansione del sistema naturale urbano, zone 30, mobilità sostenibile, trasformazione del nostro modello di produzione e consumo. Per avviare Bologna verso la neutralità climatica.
Elisa Sangiorgi
46 anni, farmacista ospedaliera, già consigliera comunale a San Lazzaro per 10 anni dove ha fatto battaglie soprattutto per la salvaguardia del territorio e contro le urbanizzazioni su territorio vergine. Si candida per creare le condizioni per fare della nostra città un laboratorio di salute, dove la prevenzione, gli stili di vita e le decisioni possano rendere gli spazi più sani, meno inquinati e più solidali.
Diego Tuzzolo
43 anni, da consulente legale veneto a educatore bolognese che ha fatto delle relazioni umane una professione d’aiuto. Con i senza dimora e i ragazzi di strada, esperienza maturata anche nelle banlieues parigine, con i minori che arrivano soli e stremati da mondi lontani e con le persone seguite dalla salute mentale, fianco a fianco con la sofferenza e l’emarginazione. Si candida per essere la voce di tutti quelli che vogliono un welfare di cura e tutela dei diritti, di ascolto e partecipazione nel territorio, di nuovo protagonismo e fermento: per far tornare Bologna una città rivoluzionaria e innovativa, nei percorsi e nei valori di comunità.
Paola Urbinati
53 anni, docente di letteratura italiana e storia nella scuola secondaria di secondo grado, con un passato di insegnamento presso l’Istituto penale minorile di Bologna e presso il CPIA, istruzione per adulti. Oggi è impegnata nel promuovere l’avvio di una scuola pubblica secondaria di secondo grado, su modello della scuola attiva montessoriana, con l’obiettivo di arginare il diffuso abbandono scolastico organizzando spazi di apprendimento flessibili adeguati all’inclusione. Si candida per una scuola sostenibile, distribuita sul territorio e fruibile da tutti e tutte.
Maximiliano Ulivieri
detto Max
51 anni, da sempre in prima linea sui temi dell’inclusione e dell’accessibilità. Toscano di nascita e bolognese per scelta, si occupa di turismo accessibile, sia come formatore che tramite il progetto diversamenteagibile.it. È promotore di battaglie per i diritti delle persone con disabilità, legate in particolare ai temi dell’affettività e sessualità, per i quali ha fondato ed è presidente del progetto lovegiver.it. Scrittore, blogger e divulgatore, crede fortemente che la lotta contro tutti i tipi di diseguaglianze sia l’unico mezzo per migliorare la qualità della vita dei cittadini, per una società più giusta e inclusiva.
Nina Vitali
19 anni, mamma romana e babbo bolognese. È stata rappresentante del liceo artistico Arcangeli ed oggi si affaccia al mondo universitario tramite la facoltà di Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da brava scout laica le piace stare tra i boschi e le montagne pur conservando sempre un grande amore per Bologna. La sua candidatura è un altro passo avanti per continuare a parlare di scuola, ambiente, diritti. Dopo una breve ma intensa esperienza nei collettivi studenteschi e nel consiglio d’istituto, il suo percorso continua con Coalizione Civica. A 19 anni è felice e orgogliosa di portare avanti una candidatura fondata sui principi dell’antifascismo, della sostenibilità, del femminismo, della lotta per i diritti e sull’istruzione pubblica.
TRASPARENZA

Pubblichiamo i curriculum e le risultanze del caselalrio giudiziale dei candidati e delle candidate in ottemperanza alle norme sulla trasparenza:

CURRICULUM 1 - 2 - 3

CASELLARIO 1 - 2 - 3

Curriculum e casellario candidato sindaco