PIANIFICARE IL TERRITORIO A FRONTE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI.
Direzioni per riformare la legge urbanistica regionale.
Dopo l’alluvione del 2023 e ancor di più con gli eventi di settembre il consumo di suolo è il maggior indiziato di un dibattito acceso sulle cause e i necessari provvedimenti per salvare il nostro territorio da un destino di desertificazione, perdita di biodiversità e danni a cose e persone prodotte dagli eventi estremi, che non sono più destinati ad essere l’eccezione.
Nel 2018 l’Emilia Romagna ha approvato la legge urbanistica regionale n. 24 la quale si proponeva di azzerare il consumo di suolo nella regione, dopo una stagione di antropizzazione sfrenata e erosione del nostro patrimonio naturale. La costruzione della legge stessa però si è appoggiata su un lungo regime di proroga che di fatto l’ha depotenziata nei suoi obiettivi. Si sono affollate varie voci, nella campagna per le regionali, sulla necessaria riforma di questa legge per aprire una stagione di concretezza sugli obiettivi ambientali. Ma cosa occorre fare veramente, per un effetto concreto sulla tutela del territorio? E quale deve essere il ruolo politico e amministrativo della città di Bologna in questo dibattito?
Ne parliamo con:
- Matteo Lepore (Sindaco di Bologna),
- Gabriele Bollini (pianificatore territoriale),
- Federico Grazzini (Meteorologo senior ARPAE),
- Fausto Tomei (modellista ARPAE e candidato con AVS-CC-P).
Modera: Simona Larghetti, consigliera comunale, delegata metropolitana alla mobilità sostenibile e candidata per AVS-CC-P
Segue dibattito aperto, interverranno: Luca Basile, Piero Cavalcoli, UGS e altre, su richiesta