IL PROGRAMMA PER IL QUARTIERE NAVILE

INDICE
Premessa
Le scuole pubbliche, laboratori spontanei d’inclusione sociale
Il luogo che, più di ogni altro, mostra Bologna come città incompiuta
Una questione recente di cattiva amministrazione: il Passante di Mezzo
Riconoscere il patrimonio del proprio territorio, per saperlo immaginare
Una città sicura è una città che si cura

Premessa

Chi vive nel Quartiere Navile sconta quotidianamente il suo destino d’incompiutezza. Persistono lacerazioni storiche fra le sue diverse parti; peggio ancora, continuano ad aprirsi nuove e profonde lacerazioni e la qualità della vita dei suoi abitanti ne risulta inevitabilmente deteriorata.

Per questo Navile è divenuto l’emblema della città incompiuta. Qui gli interventi appaiono ingenti e complessi, ma sono, alla prova dei fatti, solo interventi di “cosmesi urbana”, volti a coprire il fallimento di progetti fragili e ambiziosi giocati sulla vita dei cittadini.

Navile oggi può e deve pretendere di non essere più il quartiere-cavia per ogni sperimentazione urbanistica e deve anzi rivendicare il ruolo di laboratorio privilegiato per una nuova, reale alleanza fra amministrazione e cittadini. È quello che Coalizione Civica propone: un’alleanza che sconfigga ogni logica di ghetto, che garantisca interventi sostenibili e realizzabili, nonché un utilizzo sicuro  e socialmente armonioso delle nostre scuole, dei nostri parchi, delle nostre strade e dei nostri mercati.

Navile, il Quartiere che racchiude i tre ex-quartieri Bolognina, Lame e Corticella, è oggi, forse, la realtà bolognese dove più acute si presentano le diseguaglianze sociali e le situazioni di disagio economico, i problemi di sicurezza, di convivenza e d’inclusione.

Le scuole pubbliche del quartiere Navile, laboratori spontanei d’inclusione sociale

Ci sono luoghi nel quartiere Navile  dove si parlano, comprendendosi, lingue diverse e le giovani generazioni apprendono come trasformare il proprio territorio, rendendolo vitale attraverso la semplice pratica della convivenza.

Questi luoghi sono le scuole pubbliche del Quartiere Navile, che Coalizione Civica considera una risorsa fondamentale. Vorremmo infatti liberare energie opposte ai processi di competizione e disgregazione sociale in atto, tramite un patto forte tra il territorio, gli insegnanti, gli educatori e le famiglie.

Gli edifici scolastici possono poi diventare presidio permanente di formazione e di incontro prevedendo  momenti formativi anche per  le famiglie e gli adulti in genere.

Navile è anche il luogo che, più di ogni altro, mostra Bologna come città incompiuta.

Una serie di strappi vistosi e scomposti, fallimento di molti anni di politiche urbanistiche, frammentano ancora in modo evidente la trama urbana del nostro quartiere.

Dopo dieci anni di lavori per l’Alta Velocità è stata nei fatti cancellata la “grande stazione” passante che doveva ricollegare la Bolognina al centro storico.

L’incompiutezza delle zone dell’ex Mercato ortofrutticolo, del Lazzaretto, di Casaralta, è evidentissima. I suoi effetti hanno privato i cittadini che li abitano del pieno diritto di cittadinanza e di un reale collegamento con il resto del quartiere e della città.

Molto si è parlato in passato di “laboratori”, come se il quartiere fosse un perenne terreno di sperimentazione in vitro. Coalizione Civica si propone di recuperare questa nozione, connotandola però in modo fattivo ed applicandola  all’attuazione in tempi certi degli interventi incompiuti. Ciò si potrà realizzare mirando a una reale integrazione nell’ambito dei servizi (da quelli a rete a quelli per la mobilità, a quelli di vicinato) e a partire da un rapporto costante e non episodico con gli abitanti, le cui esigenze andranno privilegiate rispetto a quelle dei costruttori e della rendita immobiliare.

Agli abitanti della città sinora incompiuta va restituita la pienezza della cittadinanza.

Una questione recente di cattiva amministrazione: il Passante di Mezzo

L’Amministrazione uscente, assieme a Regione e Governo, ha approvato un Accordo sulla realizzazione dell’allargamento in sede dell’asse tangenziale e dell’autostrada A14 nel medesimo tratto – in assenza del progetto preliminare dell’opera, senza avere fornito alcuna informazione di merito ai cittadini e smentendo qualunque impegno per la realizzazione e la compiuta attuazione di sistemi di mobilità collettiva alternativi alla gomma.

Ci sono molti buoni motivi per ritenere il cosiddetto Passante di Mezzo un’opera non sostenibile per la città di Bologna, sia in termini ambientali e di salute, sia in termini sociali ed economici.

Coalizione Civica manifesta piena solidarietà ed appoggio ai comitati di cittadini impegnati anche al Navile, in queste settimane, a raccogliere le firme per contrastare un progetto privo della doverosa valutazione di “costi/benefici” che ogni opera infrastrutturale richiederebbe. Siamo infatti convinti che nessuna valutazione seria possa prescindere dall’installazione di centraline fisse che nell’arco di un anno forniscano dati attendibili sulle emissioni e dunque sulle conseguenze per la salute dei cittadini.

La priorità deve invece essere quella di migliorare il Servizio Ferroviario Metropolitano, con una linea di cintura che permetterebbe di spostare più di 70.000 persone al giorno dalla tangenziale alla linea SFM.

Riconoscere il patrimonio del proprio territorio, per saperlo immaginare

Occorre finalmente un grande investimento pubblico che metta in stretta connessione cultura e servizi. Pensiamo ad una delle tante aree abbandonate e dismesse della zona Casaralta, che può diventare un nuovo polo culturale su modello europeo. Pensiamo ad una grande struttura multiculturale ispirata all’esperienza dell’Idea Store londinese. Pensiamo ad un luogo rivolto non solo a Navile ma a tutta la città, che costituisca un presidio culturale, educativo e sociale e possa ospitare al suo interno   uno “sportello unico” in grado di mettere in rete i servizi di tutto il territorio Bolognese e metropoliano.

Una città sicura è una città che si cura

Una città incompiuta e trascurata è una città fragile che si arrende alla paura e all’isolamento. Mentre altri cavalcano irresponsabilmente questa paura, noi vogliamo  una città e un quartiere che tornino ad essere partecipati, vissuti e ricchi di luoghi di incontro.

Perché muoversi in strade frequentate e sicure, vivere un’ambiente curato, superare le emergenze sociali attraverso un’inclusione praticata con costanza, saper immaginare insieme il proprio futuro cambia il vissuto stesso dei suoi abitanti.

Non chiediamo ai cittadini di Navile solo la loro fiducia, chiediamo sopratutto la loro partecipazione, la loro esperienza, il loro sapere per progettare insieme un Quartiere migliore.


LE CANDIDATE E I CANDIDATI PER IL QUARTIERE NAVILE

1. CANDIDATA PRESIDENTE DI QUARTIERE – Brunella Guida, nata a Trapani il 02/07/1964Brunella Guida

 

 

 

 

2. Marinella Africano, nata a Noto (Siracusa) il 05/11/1955
3. Concetta Giudice, nata a Siracusa il 30/03/1960
4. Cristina Karadole, nata a Padova il 04/01/1975
5. Franca Antonia Mariani, nata a Bologna il 25/05/1945
6. Adele Porcaro, nata a Catanzaro il 06/12/1978
7. Ibrahim Ahmad, nato a Betlemme (Giordania) il 10/01/1960
8. Giuseppe “Pino” De March, nato a Godega di Sant’Urbano (Treviso) il 31/01/1949
9. Emilio Napolitano, nato a Buccino (Salerno) il 18/07/1964
10. Antonio Negro, nato a Bologna il 10/01/1980
11. Massimiliano Rubbi, nato a Bologna il 13/12/1977
12. Alessandro Spadoni, nato a Faenza (Ravenna) il 25/04/1955
13. Remo Tedeschi, nato a Bologna il 26/04/1946