Questa mattina eravamo alla Stazione di Bologna come ogni 2 Agosto insieme alla città, da 42 anni a questa parte.
Con quel silenzio carico di rabbia, ricordo e sete di giustizia, ma mai rassegnato.
Perché se in questi quarantadue anni è maturata una certezza, è che la verità, un po’ alla volta, si trova tutta: dai vertici della loggia massonica P2, che organizzarono e ordinarono la strage, agli esecutori fascisti, fino a chi nello Stato coprì e depistò.
Fondamentale perché ciò avvenga, però, è non dimenticare mai, e Bologna non dimentica.

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