COMUNICATO STAMPA

In una fase in cui siamo impegnati a sollecitare l’Aeroporto Marconi, Enac ed Enav ad adottare strumenti concreti per ridurre l’impatto dei voli sulla popolazione dei quartieri più coinvolti, appare quasi offensivo che venga presentato in pompa magna e con squilli di tromba un piano estivo di 700 voli settimanali per Ryanair e l‘aumento complessivo del traffico aereo sul Marconi, addirittura maggiore rispetto a quello pre-pandemico.
Vogliamo rifuggire il modello di una città low cost del mordi e fuggi, nella quale si arricchiscono in pochi a discapito di molti. Per perseguire un modello differente e più giusto, un’idea di turismo compatibile con il diritto alla città, crediamo sia necessario aprire una riflessione profonda sulle politiche aziendali di Aeroporto Marconi di Bologna spa.
Dalla pandemia saremmo dovuti uscire comprendendo l’importanza della sostenibilità sociale ed ambientale delle nostre infrastrutture e del turismo che vogliamo attrarre, ma evidentemente c’è chi pensa solamente al “business as usual”, considerando la necessità di un cambiamento radicale come un fastidioso rallentamento dei propri interessi.
È ora di alzare la voce, ancora di più, contro un iper-sviluppismo scellerato che genera disparità e diseguaglianze. Questa città è di Ryanair o di chi la vive? Questa città è di chi produce lavoro etico o di chi sfrutta le bolle speculative? Le stesse bolle, appunto, che abbiamo già visto scoppiare in una pandemia indissolubilmente legata al nostro modello economico e di sviluppo.
Gli abitanti di Borgo Panigale e della Pescarola non possono avere meno dignità rispetto a coloro che affittano interi palazzi ad airbnb. C’è chi magari, proprio perché è impossibile trovare un’abitazione da affittare in centro, si sposta nella periferia dove gli aerei sconquassano il sonno e la quotidianità.
Come abbiamo già detto in tante occasioni, non intendiamo mollare di un centimetro per affermare dei principi che devono far parte di un’idea di progresso che deve portare ricchezza e benessere alla città nel suo complesso; non una città vetrina ma una città dove vale ancora la pena scegliere di vivere.

Gruppo Consiliare
Coalizione Civica per Bologna Coraggiosa Ecologista Solidale
12 maggio 2022

Immagine Sean Glossop – CC-BY-SA-4.0

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