Il 6 dicembre 2021, alle h:19 si riunisce il Gruppo Salute: partecipano in presenza Rossana Di Renzo, Elisa Sangiorgi, Fam; on line Francesco Capobianco e Francesca Romana d’Amico. Si riprende la discussione sulle malattie sessualmente trasmissibili (MST) iniziata durante l’incontro su HIV organizzato la scorsa settimana presso il GRAF di San Donato, in data 4 dicembre.

Vengono presentate le problematiche discusse nell’incontro. I problemi delle MST sono molteplici; per esempio, è stato accorciato l’intervallo di tempo fra un accesso e l’altro (e quindi il loro numero) al Check Point del Sant’Orsola, che è all’interno di dermatologia. L’ambulatorio ha accesso diretto ed è anche esente dal ticket, ma i numeri finiscono prestissimo perché la domanda è troppo alta rispetto all’offerta. Servono quindi turni più numerosi, in grado di accettare sia il ragazzino sedicenne sia chi lavora, nonché medici e adeguate strumentazioni di analisi. Il servizio per malattie sessualmente trasmissibili dovrebbe essere replicato in altre parti della città e sarebbe necessario anche aumentare i consultori. Questi potrebbero essere gestiti a livello territoriale per gli accessi di primo livello, così da sgravare il peso sul punto ospedaliero dedicato.

Sussiste ancora la problematica dell’impossibilità di effettuare i test senza consenso genitoriale per i minorenni. Sarebbe necessaria una presa di posizione comunale per rendere gratuiti e anonimi anche per minorenni i test e successivamente creare percorsi ad hoc al fine di indirizzare i soggetti positivi. L’associazione Plus effettua  i test anche di pomeriggio. Si ricorda il rischio correlato alle diagnosi tardive, che comporta difficoltà maggiori  di cura rispetto alle diagnosi precoci.

In relazione alla prevenzione, oltre al tema del test diffuso, sarebbe necessario prendere in considerazione la prevenzione per sieronegativi (PREP), che è concessa gratuitamente in molti paesi occidentali, mentre in Italia no. Si tratta di un modello preventivo nelle “chem fest” che permetterebbe di limitare i contagi in situazioni a rischio. In Italia permangono tabù sessuali ancora molto evidenti, tant’è che anche la contraccezione è a pagamento per i cittadini (mentre la fecondazione assistita è gratuita).

Anche nelle carceri c’è un serio problema di trasmissione del virus HIV; muoiono in tanti perché entra molta droga, non c’è prevenzione,  non c’è distribuzione di siringhe e spesso per proteggersi invece dei preservativi usano guanti, che non sono efficaci.

All’incontro della scorsa settimana era presente l’infermiera del  carcere Nadia Assueri e la responsabile del Cassero salute, Silvi Degasperi;  sarebbe un’ottima cosa quella di ripetere l’incontro con lei, con Plus, con Cassero Salute, e con FastTrack Cities (bisogna proporre che anche Bologna entri a far parte di questo gruppo)

Che fare: incontrare tutte le associazioni interessate e addetti come Nadia Assueri, poi decidere il percorso più efficace:

  • Proporre un Odg in Comune e in tutti i Quartieri (cosa che ci darebbe anche visibilità)
  • Lavorare per vie istituzionali tramite CTSS, dove potrebbe partecipare anche Emily

Argomenti da trattare:

  • rendere noti e dare visibilità ai servizi che ci sono;
  • fare sì che a Bologna sia possibile fare il test HIV gratuito e anonimo anche sotto i 18 anni e senza consenso genitori;
  • fare entrare Bologna in Fast Track Cities;
  • realizzare la mappatura dei servizi delle Case della Salute, da considerarsi come luogo di assistenza di primo livello, punto di riferimento per la rilevazione di MST;
  • discutere ed eventualmente proporre l’uso della PREP;
  • lavorare per la prevenzione e la riduzione del danno nelle carceri

Il prossimo incontro si terrà il 20 dicembre alle h.19.

La seduta è tolta alle h.21.

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