Coalizione Civica ha aderito convintamente al Comitato Regionale contro l’autonomia differenziata sin dalla sua costituzione, nel novembre 2020.
Nei giorni scorsi il sindaco di Bologna ha espresso il suo netto disaccordo con l’impostazione dei presidenti di Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna Zaia, Fontana e Bonaccini, riaffermando il principio importante della priorità di servizi pubblici universali e condivisi sull’intero territorio nazionale e definendo un errore dividere nord e sud del paese.

Oggi il rischio è che si vada ad accordi bilaterali governo-regioni che saltino non solo una profonda discussione democratica ma anche le istanze stesse portate avanti dai Comuni.
Le richieste avanzate dalle tre regioni spaziano su tutti i campi dell’intervento pubblico, minando i diritti fondamentali che devono essere ugualmente esigibili ovunque si risieda, quali istruzione, sanità, ambiente, lavoro. Nella loro visione proprio i Comuni verrebbero a cedere importanti prerogative e a ridursi a meri esecutori di decisioni assunte altrove.

Coalizione Civica oggi si unisce alla richiesta del Comitato, presentata all’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna con oltre tremila firme, di revoca della risoluzione regionale e di interruzione delle negoziazioni con il governo.

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