Nella notte fra martedì e mercoledì scorsi, è stata bruciata la corona di fiori, posta sotto la lapide in memoria dei partigiani fucilati dai nazifascisti, dopo la cattura nell’infermeria partigiana.
E’ l’ennesima manifestazione, barbara e dolosa, di inquietanti presenze in città che continuano a prendersi spazi, come abbiamo già visto il 28 Giugno, con la presentazione blindata del fumetto su Ramelli, con le ronde di Forza Nuova alla Montagnola a settembre e con l’indegna parata dietro la sigla criptofascista «Bulagnna Dsdadet», del 7 ottobre scorso in Piazza Trento e Trieste.
Sono forze che, come hanno sempre fatto, stanno provando a strumentalizzare la crisi che colpisce soprattutto gli stati più deboli della società, che cercano di alimentare il ” razzismo dei vinti”.
Ma Bologna ha ben altra tradizione. Era e rimane antifascista. Per questo invitiamo alla vigilanza di tutte le forze democratiche ed antifasciste in città ed esprimiamo la nostra incondizionata ed attiva solidarietà all’ANPI di Bologna

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