Nasce e si presenta alla città Pensare Urbano, il Laboratorio sul Diritto alla Città, a cui partecipa anche Coalizione Civica. Un luogo di discussione per chiunque abbia a cuore il futuro degli spazi urbani, consapevoli che non potrà esservi nessun cambiamento senza una presa di coscienza collettiva.
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THINK URBAN! Ripensare la città
Venerdì 22 febbraio ore 12.00/19.00
Viale Carlo Berti Pichat, 6 
Ore 12.00  – Assemblea plenaria
Presentazione del Laboratorio Pensare Urbano e interventi di:
Dorrit De Jong, consigliera comunale per Groenlinks Amsterdam;
Emily Clancy, consigliera comunale per Coalizione Civica Bologna;
Murray Cox, Inside Airbnb.
Ore 14.00 – Inizio workshop tematici
> Piattaforme  turistiche ed economie urbane
> Pianificazione urbana e politiche del  territorio
porteranno un contributo:
Dorrit De Jong (Groenlinks Amsterdam), Emily Clancy (Coalizione Civica), Murray Cox (Inside Airbnb), Guido  Smorto (CheFare, UniPa), Carlotta Caciagli (PhD Scuola Normale Superiore), Ugo  Rossi (UniTo), Maurizio Bergamaschi (UniBo), Davide Olori (UniBo), Giuseppe  Scandurra (UniFe), Eleonora Priori (PhD UniTo), Riccardo Laterza (Tryeste),  Matteo Proto (UniBo), Gianluigi Chiaro (analista economico), Andrea Zinzani  (UniBo), Marco Marrone (UniVe)
Ore 17.00 – Chiusura workshop tematici e restituzione finale in plenaria
Ore 18.00 – Chiusura lavori
A Bologna abbiamo deciso di Pensare Urbano
Abbiamo deciso di non rimanere a guardare lo spettacolo  scintillante messo in piedi da quei pochi che guardano alla città come spazio di  profitto, piuttosto che come luogo della condivisione, dell’incontro e di  realizzazione collettiva.
Abbiamo deciso che quei milioni di turisti che ogni  anno contemplano con ammirazione Piazza Maggiore, la Fontana del Nettuno, le Due  Torri, e le tante ricchezze artistiche, culturali e sociali di questa città, non  sono nostri nemici, ma potenziali alleati per ricercare un’esperienza turistica  diversa da quella attuale, un’esperienza che dia l’occasione di sviluppare nuove  conoscenze e nuovi scambi, senza sottostare alle regole decise da chi desidera  espellere soggettività scomode e non allineate. 
Abbiamo deciso che la  drammatica emergenza abitativa non può essere affrontata puntando il dito contro  studenti e lavoratori fuorisede, i quali hanno come unica colpa quella di  provare a fuggire dalla precarietà e dall’instabilità di un futuro sempre più  incerto.
Abbiamo deciso di volgere lo sguardo ai veri responsabili, a quelle  multinazionali nascoste dietro l’invitante retorica di piattaforme come Airbnb e  Booking, che registrano enormi guadagni e respingono l’idea di una  regolamentazione che metta fine alla speculazione immobiliare e alla grande  evasione.
Abbiamo deciso che lo sviluppo di una città deve tener conto delle  necessità e dei bisogni di chi la abita, e che gli strumenti tramite i quali si  pianificano le trasformazioni debbano poter essere alla portata di tutti, e non  di speculatori e grandi investitori. 
Insomma, abbiamo deciso di non  arrenderci al deserto intorno a noi, e di costruire legami e alleanze più forti,  partendo dal modo in cui abbiamo esperienza delle relazioni urbane e dei modi in  cui pensiamo e immaginiamo la città, individuando le contraddizioni, le fratture e i nervi scoperti di un discorso apparentemente inconfubatile.
Nasce Pensare Urbano, il Laboratorio sul Diritto alla Città, e intendiamo aprire i nostri luoghi di discussione a chiunque abbia a cuore il futuro degli spazi urbani, consapevoli che non potrà esservi nessun cambiamento senza una presa di coscienza collettiva.
Il 22 febbraio vogliamo chiamare a raccolta la città, per decidere assieme i nostri prossimi passi, e nel farlo intendiamo avvalerci dei contributi di accademici, esperti, forze sociali e politiche che in Italia e in Europa hanno deciso di muoversi nella direzione opposta a quella indicata dal mercato e dalle sue indiscutibili regole.
 
					
					