La storia delle Farmacie Comunali – ora Afm – inizia molto tempo fa, ai tempi del Sindaco Dozza.

Nel ’99, all’epoca dell’allora sindaco Walter Vitali, furono quasi completamente privatizzate: l’80% passò infatti al gruppo tedesco Gehe, ma al Comune rimaneva il 15,86%, abbastanza per essere socio di minoranza e avere un diritto di veto su importanti modifiche gestionali e del servizio.

Oggi l’amministrazione comunale ha deciso di vendere anche quella quota rimasta, così il Comune di Bologna verrà estromesso dal novero dei soci.

Mentre le città municipaliste puntano alla ripubblicizzazione dei servizi, Bologna, una delle città meno indebitate d’Italia, sceglie la privatizzazione e la dismissione di un altro pezzo di patrimonio pubblico.

L’intervento della nostra Consigliera Comunale Emily Clancy durante seduta di ieri in QuestionTime.

Utilizzando il sito e continuando nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi