Oggi sono ripresi i lavori del Consiglio, e non potevamo iniziare meglio i lavori del 2021 che con l’udienza conoscitiva che abbiamo chiesto di aggiornamento sul caso di Patrick Zaki e sul conferimento della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Bologna. Dopo l’Odg che il Consiglio ha votato la scorsa estate questo lunedì arriveremo a votare la delibera definitiva. È particolarmente significativo che questo sia successo oggi, 7 gennaio. Perché oggi sono precisamente 11 mesi da quel 7 Febbraio dell’anno scorso in cui l’attivista e ricercatore egiziano Patrick George Zaki, studente al Master in Studi di Genere e delle Donne (GEMMA) dell’ Alma Mater Studiorum – Università di Bologna , nostro concittadino adottivo, è stato fermato e poi arrestato dalle autorità egiziane al suo arrivo all’aeroporto de Il Cairo per un periodo di vacanza con la famiglia.
Un arresto avvenuto sulla base di un ordine di cattura di cui Patrick era all’oscuro e a cui sono seguiti undici mesi di detenzione, con continui rinvii di udienze e prolungamenti della custodia cautelare in carcere.
Se a noi gli ultimi mesi ci sono sembrati lunghi, se la pandemia ci è sembrata difficile, proviamo a immaginare come sia stata per Patrick, che rischia fino a 25 anni di carcere per dieci post di un account Facebook, che la sua difesa considera ‘falso’, ma che ha consentito alla magistratura egiziana di formulare pesanti accuse di “incitamento alla protesta” e “istigazione a crimini terroristici”. La seconda ricorrenza che rende i lavori di oggi particolarmente significativi è il Natale copto. Oggi è infatti il Natale dei cristiani copti. Se non l’avete già fatto, vi invito a leggere il toccante appello, la preghiera che la famiglia di Patrick ha pubblicato su Repubblica in merito, esprimendo il desiderio di poter riabbracciare Patrick quanto prima.
Ringrazio ancora il portavoce di Amnesty International – Italia Riccardo Noury che oggi ha accolto il mio invito a partecipare ai lavori della commissione e tramite lui tutta la società civile che si è mossa in questi mesi, a Bologna e non solo, per Patrick.
Dalla famiglia e dagli amici di Patrick alla sua comunità universitaria, Amnesty Bologna , Amnesty Unibo, Patrick Libero – الحرية لباتريك- الحرية لباتريك چورچ , Artisti per Patrick, ADI Bologna , Link Bologna – Studenti Indipendenti, Possibile, Saperi Naviganti, i partecipanti della maratona artistica per Patrick, le tante e i tanti scesi in presidio molteplici volte o che hanno chiesto che venisse mantenuto il disegno di Gianluca Costantini sulla facciata di Palazzo dei Notai. Sono anche contenta che l’impegno trasversale della società civile si sia potuto riflettere nell’impegno di tante consigliere e consiglieri, di maggioranza e opposizione. Patrick, recentemente hai scritto di essere fisicamente e mentalmente esausto. Lunedì speriamo di essere un passo più vicini al sofferto traguardo della tua liberazione, in modo che tu possa tornare a quella che anche tu definisci la tua casa: Bologna.

 

Foto di BolognaToday

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