Nella seduta di ieri del Consiglio Comunale il nostro capogruppo Detjon Begaj ha dedicato il suo intervento di apertura al tema del razzismo nel mercato immobiliare, una pratica purtroppo ancora diffusa e tornata agli onori della cronaca cittadina qualche giorno fa dopo l’ennesima denuncia.
Una denuncia importante, perché insieme a quelle, troppe, già raccolte e ascoltate prima di quest’ultima permette di tenere alta l’attenzione su una pratica vergognosa a danno di studenti e studentesse, lavoratori e lavoratrici, “perché il razzismo esiste checché ne dica qualcuno e qualche forza politica”.
Denunciare è fondamentale, magari rivolgendosi al neonato Sportello antidiscriminazioni del Comune, uno strumento importante nella lotta contro queste pratiche.
Sul tema sta poi lavorando la Vicesindaca e assessora alle politiche abitative Emily Clancy e proprio su questi temi ci saranno sviluppi nelle prossime settimane.
Intanto anche noi dobbiamo fare la nostra parte: continuando a denunciare il razzismo del mercato immobiliare e isolando chi lo pratica.

Di seguito il video e il testo integrale dell’intervento.

“Grazie Presidente,
con questo intervento volevo esprimere solidarietà ad Anita, studentessa fuorisede, e il suo amico pachistano che è stato respinto da un’agenzia immobiliare razzista. Pare infatti che nella ricerca di un appartamento questi studenti si siano imbattuti in un’agenzia che di fatto, dopo averci girato un po’ attorno, ha delineato una separazione sulla base del colore della pelle e della provenienza. La studentessa canadese era ben accetta secondo l’agenzia.. Magari nell’immagine di questi agenti immobiliari ordina hamburger su just eat. Lo studente pachistano che dovrebbe fare tre anni di dottorato invece non va bene. Chissà, oltre a non pagare forse è di pelle scura e cucina usando molte spezie. E ancora: i turisti stranieri che prenotano su booking o airbnb si, lo straniero che studia o lavora no. Gli agenti immobiliari si sono poi lasciati andare affermando che con un italiano ci avrebbero messo 10 minuti. Perché il razzismo esiste checché ne dica qualcuno e qualche forza politica. Tornando alla ricerca della casa a Bologna, questa gente deve vergognarsi.
Io penso che dobbiamo proprio invertire la direzione della vergogna. Perchè vi assicuro perché è capitato anche a me di sentire il tono della voce cambiare quando dici come ti chiami e hai un nome strano. Si prova rabbia, ma anche vergogna. E invece quella vergogna devono provarla loro. Sarebbe ora di fare i nomi di queste agenzie. Non tutti hanno il coraggio di denunciare fatti del genere. Anita ce lo ha avuto e la ringrazio con tutto il cuore per questo. Vorrei che sempre più persone denunciassero il razzismo del mercato immobiliare. Vorrei che le persone si rivolgessero allo sportello antidiscriminazioni del Comune, questo neonato ufficio sul quale sarà interessante tra qualche mese, cioè ad un anno dalla sua apertura, approfondire il lavoro che è stato fatto e mi farò volentieri carico di promuovere una commissione su questo. Faccio quindi un appello: denunciate pubblicamente questa gente e come Comune troviamo strumenti per intervenire. So che la Vicesindaca e assessora alle politiche abitative Clancy è consapevole di questa necessità e c’è un grande lavoro anche su questo tema.
Lavoro che molto presto vedrà i suoi frutti.
Noi intanto facciamo il nostro: denunciamo il razzismo del mercato immobiliare e isoliamo chi lo pratica.”

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