Siamo molto contentə che finalmente le Carracci, plesso di scuola secondaria inferiore che fa parte dell’I.C.8, abbiano riaperto dopo lunghi anni di decadenza e inutilizzo del vecchio edificio.
Ieri si sono aperte le porte alle alunne e alunni delle scuole primarie Armandi Avogli che hanno preso possesso del nuovo edificio realizzato con elevati standard di comfort e di sicurezza.
Fin dalla loro chiusura, nel 2010, abbiamo posto l’attenzione sulla particolare collocazione della scuola che presenta molti pregi, come la splendida posizione in mezzo al verde, ma anche potenziali criticità legate alla morfologia del territorio e all’accessibilità.
L’edificio precedente, costruito in serie, senza particolari accorgimenti legati alla sua ubicazione sul fianco di una collina e della stessa tipologia delle Besta e delle Guercino, è andato in crisi nel 2010 manifestando seri problemi strutturali e presentando spese energetiche molto elevate. Inoltre fra il corpo della scuola e il campo da calcio scorre, tombato, il torrente Ravone.
La progettazione del nuovo edificio ha tenuto conto di tutti questi fattori, anche attraverso rilievi che il nostro gruppo ambiente e il nostro vicepresidente di quartiere Federico Grazzini, da sempre attenti a queste tematiche, hanno sollevato, imponendo criteri costruttivi con maggiori standard di sicurezza per essere nella condizione di affrontare i vari rischi (sismico e idrogeologico) oltre che di benessere pedagogico e a basso consumo di energia.
Un risultato eccellente con un edificio ben integrato nello spazio verde circostante.
Inoltre, su proposta dei consiglieri di Coalizione Civica, è stato inserita una nota al parere del bilancio nel quale si chiede di dotare l’edificio di un impianto fotovoltaico, non prevista in fase di progettazione, nel 2018. Tale azione è indispensabile per il raggiungimento della neutralità carbonica nel 2030, come la nostra città si è impegnata a fare.
Facendo quindi un grande augurio di un buon anno scolastico, auspichiamo che questo nuovo edificio, con la sua posizione simbolica, rappresenti in futuro un importante presidio e un luogo per rinforzare la didattica sui temi ambientali, di sicurezza del territorio e più in generale sulla questione climatica.

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