Il progetto “Back to Làbas” si presenta come uno “strumento di transizione e continuità delle attività sociali e mutualistiche innovative che il gruppo informale denominato Làbas ha svolto dal 2012 al 2017 presso l’ex caserma Masini di via Orfeo 46”.

Chi ha scritto queste parole? I ragazzacci terribili di Labas? I loro pericolosi fiancheggiatori di Coalizione Civica? No, queste righe le ha scritte la commissione comunale che ha valutato i progetti per l’assegnazione degli spazi di Vicolo Bolognetti. Solidarietà dunque, senza SE e senza MA, alle persone che sono state rinviate a giudizio dalla procura per aver difeso dallo sgombero “una proposta di buona qualità, perfettamente coerente con gli obiettivi dell’avviso (…) e forte della positiva esperienza maturata nel quartiere grazie all’articolazione molto ampia (13 associazioni più 13 realtà informali) della compagine proponente”.

Agli undici amici rinviati a giudizio, il Gruppo Welfare di Coalizione Civica esprime la più totale solidarietà: a loro non va solo la nostra calda e partecipe vicinanza, ma anche la riconoscenza per aver provato a difendere, in tempi di tagli e svilimento dei sistemi di protezione sociale, uno dei pochi esperimenti di welfare mutualistico dal basso nella nostra città, città che dopo quell’8 Agosto, come hanno dimostrato anche gli innumerevoli attestati di simpatia e solidarietà e le decine di migliaia di persone scese in strada a manifestare in favore riapertura di quell’esperienza, si è ritrovata di colpo ancor più povera.

Solidarietà a Làbas. L’otto agosto noi c’eravamo.

Coalizione Civica per Bologna esprime la massima solidarietà a tutti coloro per i quali la Procura ha chiesto rinvio a giudizio per essersi opposti, lo scorso 8 agosto, allo sgombero di Làbas.

La nostra solidarietà è chiara, semplice: quel giorno c’eravamo e chi di noi non c’era fisicamente era lontano solo perché fuori città.

Saremmo stati molti di più, saremmo stati tutti e tutte lì, quella mattina, ad opporci a quella brutta pagina della storia della nostra città, se l’ordine di sgombero non fosse stato dato a città ormai svuotata.
E oltre a noi ci sarebbe stato un grande, gioioso, forte pezzo di città, quello che solo un mese dopo ha dato vita alla grande manifestazione del 9 settembre (http://bit.ly/2eV7RQO).

Foto Giorgio Benvenuti/Ansa

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