Con Pizzarotti la storia si ripete

By 14 Maggio 2016notizie

Non amo rivangare il passato e aprire vecchie ferite, il mio percorso nel M5S si è chiuso quattro anni fa,  ma i fatti di questi giorni meritano una riflessione. Mi riferisco alla sospensione del Sindaco di Parma Pizzarotti, a cui va la mia solidarietà, ad opera di un anonimo staff digitale in seguito all’avviso di garanzia ricevuto e alla non sospensione del Sindaco di Livorno Nogarin per una situazione analoga. La storia si ripete. Due pesi e due misure. Trattamenti differenziati: se fai parte del cerchio magico o meno e non importa se la “colpa” è la stessa. Importa chi sei, non cosa fai, con buona pace della trasparenza, del merito e della tanto sbandierata onestà che a questo punto non si sa più se e quando andrà di moda.

Doppio pesismo e doppia morale già usati in passato qui in Emilia – Romagna ai tempi dell’espulsione del Sindaco di Comacchio Fabbri reo di aver partecipato alle elezioni della provincia di Ferrara, mentre per le elezioni della città metropolitana di Bologna  (la nuova provincia di fatto) non fu espulso nessuno, anzi fu eletto un consigliere 5 stelle con il sostegno di tutti i suoi colleghi eletti nei comuni della provincia compresa Bologna capitanata da Bugani, al quale non è stato torto un capello.
E veniamo a Bologna città,  con altri esempi di doppio pesismo e doppia morale. Quando andai a Ballaró a ottobre  2012 fui messa al rogo in piazza, mentre Rocco Casalino che andò all’Arena di Giletti dopo qualche settimana  fu premiato con un posto di lavoro nello staff della comunicazione parlamentare a diverse migliaia di euro al mese tra stipendio e benefit.
Chissà se fosse andato Bugani a Ballaró, il giorno dopo sul blog di Grillo invece di esserci un post sessista che analizzava il mio punto G, ci sarebbe stato il video di Bugani a Ballaró con tanto di complimenti incensanti  di Beppe e Giangi al consigliere bolognese.

Bugani allora Consigliere, oggi candidato a sindaco, che per amore di fedeltà e di poltrona non disdegnò in aula, durante la votazione di una mozione a mio sostegno e di condanna dei toni sessisti, di alzarsi e andarsene via e con lui mi voltarono le spalle tutti. I pochi che mi sostennero vennero isolati, mobbizzati ed espulsi, c’erano le elezioni politiche nel 2013, mica potevano rischiare di non essere candidati. 
Per fortuna sono fuori da questo girone infernale da quatto anni, ma ciò non mi ha impedito di continuare a dedicarmi con passione e dedizione alla mia città e continuerò a farlo con Coalizione Civica dove certi valori valgono per tutti e sempre, non a seconda della convenienza.

Leggi l’agenzia Dire 

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