Ieri il Partito Democratico di Bologna ha bocciato – senza alcuna defezione (merito forse dell’unità ritrovata dopo le primarie) – un nostro ordine del giorno sui temi ambientali.

Le proposte contenute nel testo sono state bollate come “chiacchiere”.
Nessuno in aula ha avuto però la decenza di entrare nel merito e dirci COSA esattamente di quelle proposte non era condivisibile.

Ne riportiamo una ad esempio: “attivare immediatamente un piano di riduzione delle emissioni che riporti i maggiori inquinanti (NO2 e PM10 e PM2.5, 03) entro i limiti di sicurezza definiti dall’OMS. …assumere come obiettivo di riduzione delle emissioni di NO2 PM2.5 rispettivamente almeno del 63% e del 49% (rispetto al 2005 ed entro il 2030) in linea con quanto indicato dal parlamento europeo e che in ogni modo riporti entro i limiti definiti dall’OMS le concentrazioni di NO2 e Pm2.5. …vincolare a tale obiettivo ogni decisione sul Passante di Mezzo, sulla modifica di strumenti di pianificazione e su eventuali iniziative generatrici di traffico”.
Le altre le trovate QUI.

Essendo noi una piccola forza di minoranza e opposizione con buona predisposizione al dialogo, crechiamo spesso di avanzare proposte che siano base di partenza, e non punti di arrivo, per una discussione in merito al governo della città. Avremmo l’ambizione di favorire un dialogo aperto su come migliorare e fare di più, laddove riscontriamo quelle che, a nostro parere, sono gravi carenze. Per questo ci saremmo aspettati una risposta un po’ diversa da “sono chiacchiere, indicate falsi problemi, quello che si fa è già sufficiente”.
Il Consiglio Comunale emana atti di indirizzo che dovrebbero essere messi in pratica dalla Giunta. Rendere prioritaria la riduzione delle emissioni è fondamentale, ma una riduzione reale richiede interventi in diversi settori. Quello che constatiamo – e su cui chiedevamo con questo odg un’inversione di tendenza (ma non ci diamo per vinti) – è che, attualmente, questa priorità non c’è: il Bilancio Ambientale che di anno in anno stabilisce quello a cui si dovrebbe tendere – ma che poi fallisce sempre gli obiettivi – già in preventivo 2018 prevede emissioni di NO2 sopra la media annua consentita (40mg) di ben il 12,5%.
La realtà 2018 è stata di 48mg (20% sopra il consentito). Con questi dati l’Asl stima circa 80 decessi per no2′ all’anno, insomma non ci sembra accettabile che una Amministrazione comunale possa metterne in conto anche solo la metà.

Oggi è di nuovo allarme inquinamento.
Ma non preoccupatevi, sono solo chiacchiere dei giornali.

PS: le dediche a Greta Thunberg e al movimento Fridays for future a cui non seguono scelte coerenti su clima e ambiente, queste sono chiacchiere.

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