Aggiornamento 4 novembre 2016

Siamo giunti al termine del percorso di scrittura del nuovo Statuto di Coalizione civica. L’Assemblea del 5 novembre discuterà la bozza definitiva e le proposte di emendamento giunte nei termini previsti. Ogni emendamento sarà presentato all’Assemblea dal suo proponente con un intervento di tre minuti.
Gli altri interventi avranno durata di due minuti. Poi ciascun emendamento verrà messo ai voti. Esaurita la discussione sugli emendamenti, verrà messo al voto dell’assemblea l’intero testo dello Statuto con la modalità dello scrutinio palese.
Qui il testo della bozza definitivaschermata-2016-10-27-alle-01-27-11:

Qui i testi degli emendamenti ricevuti

Emendamenti proposti da Adamo Raffaini:

Introduzione delle primarie aperte per lʼelezione dei referenti dei gruppi territoriali.

Lʼavventura di CC é iniziata con i migliori intenti: andare ad ascoltare le persone nelle periferie geografiche e sociali, là dove spesso la politica non arriva più. Ma tutto questo durante la nostra campagna elettorale non é avvenuto, o é avvenuto in minima parte, tantʼé vero che i voti di Coalizione Civica hanno coinciso quasi esattamente, in ciascun quartiere, con quelli che aveva preso LʼAltra Europa per Tsipras. A testimonianza di ciò anche lʼelevato numero di preferenze rispetto ai voti di lista, che ci dicono che i nostri elettori sostanzialmente sono stati coloro che conosciamo di persona. CC é stata quindi troppo autoreferenziale, e per questo mi piacerebbe inserire nel suo statuto alcuni elementi che la rendano più aperta. Eʼ positivo che nellʼattuale proposta di statuto sia prevista la possibilità per tutti i cittadini di partecipare ai gruppi di lavoro. Ma non dimentichiamoci che i nostri convegni, specie nel periodo elettorale, non hanno mai riscosso un grande successo di pubblico. Viceversa, quando i nostri simpatizzanti sono stati invitati al voto per le primarie, sono accorsi in massa (e ricordo che lʼevento é stato pubblicizzato solo nellʼultima settimana). Riconosco che eleggere una carica allʼinterno di unʼassociazione con il voto di chi non ne fa parte può apparire un controsenso. Questa obiezione, formalmente ineccepibile, é però inefficace ai fini pratici. Sarebbe invece bello premiare con un posto nel coordinamento dellʼAssociazione quel socio o quella socia che ha il merito di saper coinvolgere, nel suo territorio, anche i cittadini non iscritti, che in fututo potranno così diventare anche elettori della nostra lista.

-Nellʼart. 12-1 aggiungere al termine del punto (a) le parole “e vengono istituiti su iniziativa di almeno dieci soci”, e aggiungere al termine del punto (b) la frase “Essi vengono istituiti su iniziativa di almeno dieci soci ovvero simpatizzanti”.

-Nellʼart. 12-2 cancellare la frase “I gruppi vengono istituiti su iniziativa di almeno dieci soci”.

-Nellʼart. 12-3 sostituire le parole “nel caso previsto dallʼart. 12.4” con le parole “nei casi previsti dagli articoli 12.4 e 12.4bis”.

-Nellʼart. 12-4 inserire la parola “tematico” dopo la parola “gruppo” ogni volta che essa ricorre.

-Aggiungere lʼart. 12.4 bis dopo lʼart. 12.4. “I membri del gruppo territoriale eleggono tra loro un referente iscritto allʼAssociazione. La votazione é aperta a soci e simpatizzanti. Eʼ necessaria la maggioranza relativa dei voti, con un quorum costitutivo minimo pari a dieci elettori.”

Art. 12 | Gruppi tematici e territoriali

12.1 I gruppi tematici e territoriali elaborano programmi, organizzano iniziative pubbliche e promuovono analisi e studi per supportare lʼazione politica con una conoscenza approfondita degli argomenti individuati e dei luoghi di insediamento. In particolare: a) i gruppi di lavoro tematici si occupano di temi rilevanti per lʼazione politica ed amministrativa di Bologna e dellʼarea metropolitana, e vengono istituiti su iniziativa di almeno dieci soci. b)i gruppi di lavoro territoriali sono costituiti nei quartieri di Bologna e nei comuni dellʼarea metropolitana o in porzioni più ristrette di esse e si occupano delle tematiche specifiche dei territori di insediamento. Essi vengono istituiti su iniziativa di almeno dieci soci ovvero simpatizzanti.

12.2 La proposta di istituzione viene avanzata al Coordinamento tramite la Presidenza dellʼAssociazione. La proposta può essere respinta solo nel caso in cui sia in contrasto con lo Statuto, il Codice di comportamento, i Regolamenti e il programma politico dellʼAssociazione.

12.3 Questi gruppi sono aperti a tutti i cittadini, lavorano in modo coordinato tra loro e si ispirano a un principio di autonomia fondato su una forte condivisione dei valori dellʼAssociazione stabiliti nello Statuto,in modo da garantire la massima libertà di iniziativa evitando che tale libertà danneggi – sia pure in modo involontario e indiretto – lʼimmagine pubblica dellʼAssociazione e la sua azione politica. Le decisioni vengono prese attraverso il metodo del consenso. Non si dà luogo a votazione, tranne nei casi previsti dagli articoli 12.4 e 12.4bis.

12.4 I membri del gruppo tematico eleggono tra loro un referente iscritto allʼAssociazione. La votazione é riservata ai soci. Eʼ necessario il voto favorevole di due terzi dei soci presenti, con un quorum costitutivo minimo pari a dieci soci. Con le stesse regole si procede a eventuale revoca. Responsabilità specifiche possono essere attribuite ai membri di ciascun gruppo tematico.

12.4bis I membri del gruppo territoriale eleggono tra loro un referente iscritto allʼAssociazione. La votazione é aperta a soci e simpatizzanti. Eʼ necessaria la maggioranza relativa dei voti, con un quorum costitutivo minimo pari a dieci elettori.

12.5 I gruppi inattivi da più di tre mesi decadono e perdono la rappresentanza nel Coordinamento.


Emendamenti proposti da Maria Cristina Massilli:

Gli emendamenti proposti vanno intesi come suggerimenti per correggere imprecisioni o rigidità nelle formulazioni .

La principale criticità riguarda le modalità di istituzione dei gruppi e il rapporto tra la l’attività dei gruppi e la rendicontazione del lavoro e dei temi svolti da parte di un referente istituzionalizzato .

Le modalità proposte dallo statuto mi sembrano eccedere in burocratizzazione. In pratica viene ricalcata la modalità di costruzione dei gruppi che si era venuta formando durante il periodo elettorale.   Ma ciò che poteva andar bene in quella fase potrebbe creare rigidità e distorsioni nella vita futura di Coalizione Civica.

Coerentemente al punto 1.2 dello statuto ,una maggiore libertà nelle modalità di proposizione tematiche su cui formare un gruppo mi sembra potrebbe far guadagnare forza , prestigio politico ed ampiezza progettuale alla Coalizione. In questo caso , gruppi già preesistenti o di nuova formazione che si riconoscono nelle finalità della Coalizione potrebbero aggregarsi anche temporaneamente tra loro per finalità specifiche , coordinandosi per promuovere azioni politiche .

1.3 La valorizzazione delle differenze è il fondamento di pratiche politiche inclusive che non ignorano i conflitti ma si pongono l’obbiettivo di orientare la trasformazione sociale nello spirito dei valori promossi dalla costituzione italiana “

1.5 Tale ricerca si fonda inoltre sull’osservazione che, ad ogni livello istituzionale, i processi decisionali hanno subito e continuano a subire profonde alterazioni dettate da meccanismi di centralizzazione e di espropriazione in favore di poteri non legittimati democraticamente. L’azione dell’Associazione – fondata sulla riscoperta critica della centralità politica del municipalismo – si propone di contrastare tali processi in particolare a livello locale, promuovendo azioni e pratiche che restituiscano potere decisionale ai cittadini e alle loro forme associative.

1.6 I processi di espropriazione della sovranità popolare derivano da una molteplicità di concause tra cui la pervasività dell’ideologia liberista che travalica la sfera economica e invade tutte le articolazioni della vita sociale inducendo meccanismi irrazionali di pseudo consenso . L’Associazione si propone di attivare e sostenere azioni che, privilegiando l’iniziativa dal basso, le attività auto-organizzate e l’approccio mutualistico, contribuiscano – attraverso la pratica – a diffondere e a dimostrare la praticabilità e l’incisività di culture alternative.

4.4 Articolo da abolire in toto in quanto prefigura un sistema di creazione del consenso senza specificare né la metodologia di conduzione né le modalità di integrazione delle minoranze”

Art.5 l’Associazione promuove forme di inchiesta sociale, strumento conoscitivo e strumento politico al tempo stesso, in quanto considera le persone coinvolte non solo come oggetti di studio, ma soprattutto come attori sociali che vengono messi in condizione di tradurre i propri bisogni in azione politica. L’associazione inoltre promuove nuove prospettive conoscitive della realtà urbana e azioni politiche concrete a sostegno dei soggetti e delle realtà che individua come importanti per le finalità stesse dell’associazione.

12.2 I gruppi vengono istituiti I gruppi vengono istituiti con libera proposta fatta in assemblea che raccolga l’adesione di almeno 5 soci . La proposta di istituzione viene avanzata al Coordinamento tramite la Presidenza dell’Associazione. La proposta può essere respinta solo nel caso in cui sia in contrasto con lo Statuto, il Codice di comportamento, i Regolamenti e il programma politico dell’Associazione.

12.4 Il gruppo elabora le modalità con cui sviluppare il proprio lavoro e portarlo a conoscenza del coordinamento


Gentili,
una lettura sommaria dello statuto mi porta alle seguenti considerazioni (più che emendamenti); preciso, inoltre, che non ho partecipato in alcun modo alla preparazione di quanto è stato elaborato e viene ora proposto alla discussione per la scelta finale:
– una certa prolissità nella parte dei principi;
– se, come pare, si vuole dare centralità all’Assemblea come vero luogo in cui si esprime la sovranità dell’organizzazione e si vuole rendere più realisticamente operativa la struttura dell’Associazione (già oggettivamente articolata dalla visione diarchica delle massime cariche rappresentative, che possono, comunque, costituire un’ interessante sperimentazione), credo che sarebbe opportuno individuare un coordinamento di lavoro di alcune persone che si occuperanno, individualmente e collegialmente, di sviluppare quell’articolazione ora formalizzata nei Gruppi, per via informale, con grande flessibilità organizzativa, più rispondente, probabilmente, ad una realtà complessa come quella che si vuole affrontare e ad in impegno esclusivamente volontario dei partecipanti;
– ridurrei tutte le cariche di derivazione assembleare ad un anno, con possibilità di un solo rinnovo;
– perchè non viene previsto un revisore dei conti?
Cordiali saluti.
Andrea Marchi


Salve.
Mi chiamo Riccardo D’Attilio, vi scrivo in merito alla proposta di modifiche allo statuto di Coalizione Civica per l’assemblea straordinaria che si terrà il 5 novembre.
A mio avviso, infatti, sarebbero migliorabili sia l’art. 4 che l’art. 12 dello statuto.
Per spiegarsi meglio:
l’articolo 4 esplica le forme di partecipazione e di conciliazione tra le diverse parti, come segue:
“ Art. 4 | Partecipazione
4.1 L’Associazione promuove la partecipazione dei cittadini valorizzando le competenze e gli
interessi di ciascuno e stimolando il loro apporto creativo, autonomo e responsabile.
4.2 Per favorire la partecipazione, l’Associazione organizza la propria attività e il
funzionamento dei propri organi in modo da:
a) conciliare l’attività dei soci con i loro tempi di vita e di lavoro
b) mettere tutti i soci in condizione di intervenire nelle discussioni
c) creare un clima favorevole al dibattito e all’elaborazione di scelte condivise.
4.3 Non esiste partecipazione se essa non prevede pieno accesso ai processi decisionali.
Tale principio guida l’attività dell’Associazione, sia nella sua vita interna, sia nell’elaborazione
di proposte per la gestione politica e amministrativa della città e dell’area metropolitana.
4.4 Nell’attività dell’Associazione viene privilegiato il metodo del consenso, ovvero un
processo che stimoli l’adozione di decisioni senza ricorrere a procedure di voto, valorizzando
i punti di convergenza e integrando le posizioni delle minoranze. Tale metodo comporta
tempi adeguati e adeguate metodologie di conduzione delle discussioni.”

Apporterei al testo sopra riportato una modifica al comma 4.2, lett. b) (“mettere tutti i soci in condizione di intervenire nelle discussioni”), in modo che diventi “permettere a tutti i cittadini presenti di intervenire nelle discussioni”.
Al tempo stesso, il comma 4.4 mi sembra abbia un contenuto troppo generico. Per cui proporrei di modificarlo come segue: “Nell’attività dell’Associazione viene privilegiato il metodo del consenso, ovvero un processo che stimoli l’adozione di decisioni senza ricorrere a procedure di voto, valorizzando i punti di convergenza e integrando le posizioni delle minoranze ‘tramite lo strumento della mediazione’. Tale metodo comporta tempi adeguati e adeguate metodologie di conduzione delle discussioni.”.
Proporrei, in ultimo (qualora venisse accettata la proposta di modifica alla lettera b) del comma 4.2), di aggiungere un comma 4.5 in cui si specifica che, qualunque dovesse essere l’esito del dibattito assembleare – aperto anche alla cittadinanza -, esso dovrà poi essere ratificato dall’assemblea dei soci in base ai valori dello statuto.

Per quanto riguarda le proposte di modifica all’articolo 12, la proposta è specificatamente rivolta alla modifica del comma 12.2, quale segue:
“12.2 I gruppi vengono istituiti su iniziativa di almeno dieci soci. La proposta di istituzione
viene avanzata al Coordinamento tramite la Presidenza dell’Associazione. La proposta può
essere respinta solo nel caso in cui sia in contrasto con lo Statuto, il Codice di
comportamento, i Regolamenti e il programma politico dell’Associazione. “

La proposta è quella di sostituire il termine “soci” con il termine “cittadini”.