Vengono segnalati dal comitato Rigenerazione NO Speculazione lavori in corso all’interno dell’area dei Prati di Caprara Est, con ingresso tra le vie Saffi e Emilia Ponente: la costruzione di un viale di accesso, con possibili abbattimenti di alberature e eradicazione della vegetazione spontanea.

Già mesi fa avevamo segnalato il pericolo che, in nome di un bonifica bellica i cui contorni non sono affatto definiti e della costruzione di un edificio scolastico come grimaldello per rendere appetibile l’area ai costruttori e “accettabile” l’operazione in termini di costi ambientali (nessuno è “contro” una nuova scuola! ma specifichiamo che esistono nel quartiere edifici pubblici dismessi che potrebbero servire allo scopo senza consumare ulteriore suolo), si procedesse alla “ripulitura” dell’area dalla vegetazione.
Il famoso verde “percepito” dell’Assessore Lepore, non avendo per la Giunta la dignità dell’essere reale, è un verde di seconda classe e quello che il sindaco Merola aveva definito “il più grande bosco di Bologna” evidentemente può essere sacrificato sull’altare della speculazione.
Eppure a noi, come a centinaia di cittadini e cittadini, quello di Prati di Caprara sembra, in tutto e per tutto, un’area forestale urbana, così la definisce anche la Regione.

Sulla tutela di questa area, dei suoi arbusti e delle sue alberature di grandi dimensioni già mappate e tutelate dal Regolamento per il Verde Urbano, come abbiamo spiegato qui, abbiamo presentato oggi un’interrogazione: vogliamo sapere chi si prenderà la responsabilità dell’abbattimento di un bosco e quali autorizzazioni siano state rilasciate finora.
A questo scempio ci opporremo sempre.

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